Simile al “7 e mezzo”, il “21” è un gioco di carte nato in Francia e che solo in America ha acquisito la denominazione di “blackjack”. Ancora oggi è molto praticato sia negli Stati Uniti sia in Europa, tanto che nel tempo sono nati diversi tornei ufficiali a livello internazionale. Proprio come nel “7 e mezzo”, lo scopo è quello di ottenere un punteggio elevato, ma senza oltrepassare un certo limite. Oggi il blackjack fa presenza fissa nei palinsesti delle piattaforme di intrattenimento digitale: anche dando un’occhiata a recensioni del settore, come una panoramica su Pokerstars slot, si nota come il blackjack venga considerato tra i “giochi classici” tra quelli da sala che ormai godono di una controparte virtuale. Il blackjack non è paragonabile al poker in quanto a fama, ma la sua espansione è stata comunque notevole in questi decenni.
21 blackjack
Per avviare una partita servono 2 mazzi di carte francesi. Le varie carte assegnano punteggi diversi: l’asso vale un punto o 11, sulla base della volontà del giocatore, le figure valgono 10 punti e le altre carte mantengono il loro valore nominale. Dichiarate le puntate, i partecipanti ottengono una carta scoperta sul tavolo, il cui valore va sommato a quello delle carte che eventualmente ogni giocatore potrà richiedere in più, tenendosi sempre e comunque sotto la soglia dei 21 punti, pena la sconfitta in automatico. Se si vince in continuazione contro il banco, l’unico vero avversario dei vari partecipanti, il mazziere può stendere un drappo scuro sul tavolo per comunicare la propria resa. A differenza degli altri giocatori, il mazziere non può ottenere carte aggiuntive se arriva a 17 punti. Con 21 punti raggiunti con le prime 2 carte si esegue il blackjack e il premio è maggiorato.
Storia del blackjack
Il blackjack è stato inventato nel XVII secolo. Data la provenienza transalpina, il vero nome originale del gioco era “Vingt-et-un”, cioè “ventuno” in francese. Gli americani decisero di ribattezzare il gioco proprio “blackjack” perché una vecchia regola voleva che tramite un asso e un jack di picche si ottenessero vincite superiori. Anche se la regola non è più presente ai tavoli moderni, l’influenza sul nome è rimasta. Le origini del black jack passano anche attraverso le evoluzioni che il gioco ha conosciuto con lo sviluppo di più varianti e regolamenti. Ad esempio, circolano diverse interpretazioni della regola dello “split”, in base alla quale i giocatori che ricevono 2 carte di egual valore possano raddoppiare le puntate e far seguire ad ogni carta un destino differente, come se si giocassero 2 mani nel giro di una sola. In alcune sale, infatti, è possibile approfittare di questa opportunità un’unica volta con gli assi, ma a quanto pare c’è molta discrezione in merito. Alla fin fine, le tradizioni e le storie delle sale di un tempo rimangono ancora oggi le stesse: i direttori di sala possono stabilire alcuni limiti e i gruppi di giocatori che amano fare le ore piccole non mancano mai, nemmeno ai tavoli di blackjack. Da notare che nella versione tipicamente europea del blackjack le carte sono scoperte sin da subito, mentre nella variante americana il mazziere preleva subito 2 carte e la seconda resta coperta.
21 blackjack film
Il blackjack si è diffuso soprattutto nel XX secolo, a qualche secolo di distanza dalla sua nascita, ma non per questo non ha conosciuto un certo seguito. La curiosità suscitata da questo gioco è stata tale che anche il grande schermo se n’è interessato. Il film più conosciuto sul blackjack è evidentemente “21”, che narra le imprese del MIT Blackjack Team, un piccolo gruppo di giovani studiosi del Massachussets Insitute of Technology di Boston che qualche decennio fa riuscirono a ottenere numerosissime vittorie importanti al tavolo. Anche “Rain Main – L’uomo della pioggia” è incentrato sul blackjack, ma in questo caso il gioco diventa il mezzo per riavvicinare due fratelli che si erano persi da bambini e ritrovatisi in età adulta.
