Un rodaggio complesso
NON ACCENNA a mitigare i toni la polemica politica-amministrativa che pare la prosecuzione di quella dilatata e spropositata della campagna elettorale, tra la “minoranza” e la “maggioranza” o meglio il sindaco Gianni Rotice visto che è sempre lui ad intervenire. Motivo di quest’ultimo scontro, una considerazione di Giovanni Mansueto coordinatore di “Molo 21” facente parte della minoranza in consiglio comunale rappresentato da Gaetano Prencipe e Michele Iacoviello. «I primi cento giorni di un’Amministrazione comunale – annota Mansueto – rappresentano una scadenza importante perché sono in grado di offrire una fotografia sulle priorità e gli orientamenti del governo della città. Tre mesi in cui un’Amministrazione dovrebbe offrire un cambio di passo rispetto al precedente agire politico, specie se di colore diverso, stabilire le linee programmatiche e, infine, decidere le criticità da risolvere e le potenzialità da valorizzare a cui dare precedenza. A conclusione del percorso dei primi 100 giorni dell’amministrazione Rotice pochissimi i provvedimenti adottati e tra questi alcuni destano numerose perplessità».
NONOSTANTE oggettive attenuanti riconosciute all’amministrazione Rotice (situazione economica finanziaria deficitaria, carenza di personale) “Molo 21” rileva come «in questi primi cento giorni è mancata sicuramente visione e capacità di programmazione: le linee programmatiche comunicate in consiglio comunale, sono risultate essere una mera riproposizione del programma elettorale, senza spiegare le priorità che l’amministrazione comunale intende affrontare, come e quando svilupparle. Ed è proprio l’assenza di visione e la mancata capacità di programmazione che preoccupa maggiormente, specie in considerazione della grande sfida che la nostra città deve assolutamente vincere, ossia PNRR e Fondi UE 2021-2027, al fine di superare le criticità esistenti e valorizzare le potenzialità ancora inespresse della nostra città: l’amministrazione Rotice appare legata ad un dinamismo più comunicativo e meno funzionale rispetto agli obiettivi che si è proposta di raggiungere».
UN RILIEVO al quale il sindaco Rotice ribatte ricordando «che la nostra città non vive un momento florido: giornalmente dobbiamo far fronte alle emergenze figlie di anni di scellerata gestione finanziaria, amministrativa e politica della città». Ammette che «il Comune non ha soldi per affidare incarichi per le progettazioni, ma stiamo tirando fuori dai cassetti – rivela – progettualità esistenti e abbandonate che possono essere attivate per finanziamenti». Ma non rivela di che progettazioni si tratta e se possono essere proposte per il PNRR e se sono stati presi in considerazione delle proposte avanzate da associazioni culturali. E all’auspicio di “Molo 21” «di cambiare rotta magari anche ascoltando le osservazioni provenienti da tutte le energie positive presenti nella nostra città al fine di avviare un vero percorso partecipativo e inclusivo per lo sviluppo e la crescita della comunità», Rotice risponde accusando la minoranza di «ricercare visibilità mediatica a tutti i costi aggrappandosi a strumentali, artefatte e frivole questioni».
UN GIUDIZIO sdegnosamente respinto al mittente dalla minoranza consiliare che invita il sindaco ad «esplicitare e portare a conoscenza dei cittadini le questioni definite strumentali, artefatte e frivole».
QQUESTI PRIMI cento giorni di nuova amministrazione, maggioranza e minoranza, si sperava servissero soprattutto a scavare quel solco tra passato e presente in funzione futuro utile a rasserenare gli animi e a lavorare concordemente per eliminare i pesi morti che gravano sull’amministrazione comunale e la città e riprendere il cammino verso tempi migliori. Oggi peraltro ci sono i riferimenti giusti (PNRR innanzi tutto ma non solo) che se attivati possono davvero cambiare la paurosa realtà contingente.
Michele Apollonio
