Ritorna di scottante attualità il tema delle attività illecite della criminalità organizzata sul territorio di Manfredonia. Secondo quanto riportato da organi di stampa, infatti, la cosiddetta “mafia garganica” starebbe guardando con interesse anche all’installazione del mega deposito Energas di GPL: come evidenziano gli organi inquirenti, “la commessa milionaria ha suscitato l’attenzione del clan”.
Un tema che fu sottolineato già all’indomani dell’operazione “Omnia Nostra” del dicembre 2021 poiché proprio nelle carte dell’indagine sarebbero contenute le intercettazioni in cui si parla chiaramente dell’operazione Energas su Manfredonia.
Una infiltrazione criminale che dovrebbe far aprire gli occhi a tutti e che deve diventare un tassello che entra prepotentemente nella discussione, oggi che siamo ad un passo dalle battute finali dell’iter autorizzativo, alla vigilia sia del Consiglio Comunale monotematico in programma giovedì 17 marzo a Palazzo San Domenico che della decisione che verrà presa dal Consiglio dei Ministri.
La questione Energas è davvero ad un punto cruciale. A nostro parere questo ulteriore e preoccupante aspetto – reale o presunto che sia lo accerteranno le autorità competenti – dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che quest’opera “non s’ha da fare”, né ora né mai.
Intanto, l’On. Antonio Tasso (Misto/MAIE), socio fondatore di AgiAMO, ha già informato direttamente gli organi politico-istituzionali competenti: il Consiglio dei Ministri, tutti i ministri e il Sen. Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. Il Parlamentare di Manfredonia, inoltre, ne riferirà sia in aula a Montecitorio che in consiglio comunale.
AgiAMO continuerà a seguire attivamente le evoluzioni della vicenda dell’impianto Energas, informando i cittadini e, soprattutto, offrendo il proprio contributo in termini di soluzioni come già alcuni suoi esponenti hanno fatto fin dal 2015.