No della maggioranza che propone un consiglio monotematico
LA NON CONDIVISIONE della maggioranza consiliare della proposta avanzata dalla minoranza di istituire una commissione consiliare per studiare e analizzare la situazione precaria da tutti denunciata dell’ospedale ed in genere della sanità locale, ha riacceso la polemica sulla “collaborazione” tra le due rappresentanze contrapposte dal punto di vista politico, ma entrambe rappresentanti il popolo che le ha elette alla guida della città.
GIANLUCA Totaro (5 Stelle) che ha avanzato la proposta con una argomentata mozione senza alcun riferimento politico dei partiti e movimenti presenti in assemblea, rimbrotta, sia pure garbatamente, il governo di Palazzo San Domenico, richiamando l’assioma gattopardesco “Cambiare tutto per non cambiare niente”, «di non fare ciò che dice per non aver dato seguito, nella fattispecie, alle continue richieste di collaborazione respingendo il contributo offerto dalla minoranza. E per di più – ha evidenziato – su un argomento, la sanità e l’ospedale, che interessa e coinvolge tutti indistintamente».
PROBABILMENTE si è persa una buona occasione per sperimentare una collaborazione amministrativa inseguita in tutti i modi possibili nei discorsi elettorali e nei proclami consiliari, per poi all’atto pratico, rintanarsi nei vecchi schemi della pseudo-politica utilitaristica finalizzata all’esercizio del potere per il potere. L’assetto della squadra amministrativa di Rotice pare abbastanza inquadrata e valida per temere confronti su argomenti di comune interesse. Una commissione consiliare è pur sempre una rappresentazione della volontà popolare in questo specifico caso ripetutamente manifestata.
ANCHE perché le argomentazioni addotte a sostegno della bocciatura della proposta mozione (in ogni caso modificabile) non sono apparse fondate: «altre precedenti simili sono fallite; la commissione non ha alcun valore (che fa il paio con la contro obiezione “e le altre già formate?”); ci pensa già il sindaco alla sanità». Una difesa a testuggine di una posizione che una maggioranza forte e coesa come quella insediata a Palazzo San Domenico, avrebbe potuto evitare e dare invece una dimostrazione della sua compattezza. Ha invece dato l’impressione di temere di perdere lo scettro dell’iniziativa. Tant’è che a stretto giro di comunicato la coalizione di maggioranza ha avanzato un recupero proponendo un consiglio monotematico cui avrebbero partecipato i vertici della Regione e della Asl.
«UNA AMMUCCHIATA come tante altre per la quale non vale l’obiezione “non serve a niente?”» la replica della minoranza che ha fatto sapere che «qualora la maggioranza volesse riproporre in consiglio tra qualche mese una mozione simile, garantiamo la nostra partecipazione perché il tema della sanità è più importante di una stelletta da apporre sul petto. Caro sindaco, nonostante questa bocciatura, la voglia di collaborare resta ed è costante perché il bene della città bisogna metterlo sempre al primo posto». L’auspicio è pertanto quello di fare tesoro di questa esperienza nel prosieguo dell’attività amministrativa nel nome di quel cambiamento effettivo da tutti auspicato.
Michele Apollonio