Dalle vestigia dell’antica Siponto, una nuova storia per il cinema d’autore
È partito in sordina nel settembre del 2021, tra i clamori della pandemia che non ha lasciato troppo spazio ad altre notizie sulla ribalta della comunicazione, ma si sta già affermando nel circuito internazionale il Sipontum Arthouse International Film Festival (SAIFF), il festival cinematografico ideato e realizzato da un manipolo di sipontini, da oltre vent’anni impegnati a vario titolo nel mondo del cinema underground.
Il festival, indirizzato al cinema indipendente e d’autore, nasce con l’intento di intercettare tutte quelle opere che non hanno scopo commerciale, ma sono abbastanza coraggiose da cercare percorsi nuovi e inesplorati, o da rielaborare le lezioni dei grandi autori seguendo modalità del tutto originali.
“L’idea è nata in pieno lock down e nella piena crisi che ognuno di noi, in qualche modo legato all’ambito lavorativo del cinema, si è trovato a vivere di fronte all’inevitabile bivio del continuare tra mille sacrifici, o rinunciare al sogno per un ‘posto sicuro’. A volte i sogni sono la cosa più concreta a cui ci si può aggrappare, ed è così che è nato il nostro piccolo festival: un’isola nel mare della speranza a cui approdare per incontrarci, per condividere le nostre passioni e professioni, per covare altri sogni e aspettare che si schiudano”. Sono le parole di Vincenzo Totaro, regista cinematografico creatore della kermesse, di cui è anche manager insieme alla visual effects creator Luisa Totaro e a Giannino De Filippo, che ne cura l’ambito amministrativo, per la direzione artistica di Adriano Santoro.
Il festival è a cadenza mensile e si avvale della nota piattaforma Filmfreeway, tramite cui registi e autori sottopongono le loro opere al giudizio della giuria.
“Ci piacerebbe diventare un punto di riferimento per tutti quegli autori che non accettano compromessi, e che vogliono condividere le proprie storie con chi possa apprezzarle al di fuori degli schemi classici del budget stratosferico, dei grandi nomi di richiamo, e del successo al botteghino” spiega Antonio Del Nobile, direttore della giuria composta dall’attrice Manuela Boccanera, dal sound editor Giuseppe De Salvia, dal musicista Simone Piraino, dal direttore della fotografia Antonio Universi, dal visionary artist Vito Cavasino, dalla graphic designer Annarita Calvano e dall’educatrice teatrale Anna Troiano. “La nostra squadra conosce molto bene le difficoltà inerenti alla produzione di film contro le esigenze commerciali, perseguendo scopi puramente artistici”.
È per questo motivo che il SAIFF, oltre ad avere un sito web ufficiale (https://filmfreeway.com/SipontumArthouseInternationalFilmFestival), è molto attivo anche sui social media, su cui vengono pubblicate regolarmente le attività in programma con date e scadenze, partecipanti e recensioni. È possibile tenersi aggiornati anche sul blog ufficiale Ordet – La Parola al cinema Arthouse (https://ordetv.blogspot.com/), dove le opere in concorso vengono presentate con approfondimenti, interviste a vincitori e no, e con dibattiti liberi sui temi affrontati nell’edizione in corso.
Ma la comunicazione non avviene esclusivamente sul web: infatti, ogni mese i film scelti vengono proiettati a Manfredonia presso La Traccia Nascosta, partnership del progetto insieme al Corto e Cultura Film Festival, e in questa occasione si sceglie anche l’opera che concorrerà al titolo di miglior film dell’anno, a conclusione del 2022.
Particolare importante per gli addetti ai lavori, partecipanti e vincitori del festival possono aggiungere questi riconoscimenti sul prestigioso portale IMDb.
Sei mesi, tre edizioni, più di cento opere pervenute dai cinque continenti, e una risposta entusiastica da parte dei registi. Giusto per citarne qualcuno: “Gli autori di questo festival non sono soltanto film maker essi stessi, ma mostrano la rara qualità dell’integrità artistica. Un autentico interesse per il cinema come arte, che è stato meraviglioso riscontrare” (Owen Gundry).
“Si percepisce subito il grande interesse per il cinema d’autore di questo festival. La selezione dei film, le analisi critiche, le interviste, le recensioni sono molto interessanti e apprezzate” (Geebran Warchausky).
“Un festival cinematografico di classe, accurato e professionale. Senz’altro uno dei maggiori festival nei prossimi anni”: noi ci auguriamo che queste parole del regista Anirban Mandal si avverino, e che dalle vestigia dell’antica Siponto possa avere inizio una nuova, prestigiosa storia per il cinema d’autore.
(Teresa La Scala, addetta stampa SAIFF)