I dati li ha messi insieme la Fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica Italiana (Gari) definendo il rating della spesa pubblica realizzato nell’ambito del progetto “Pitagora” per Adnkronos. E leggendo tra le tabelle alla voce “spese telefoniche” la Regione Puglia conquista il primato come la più spendacciona.
Secondo i dati raccolti, nel 2020 tutti gli uffici regionali hanno accumulato una spesa complessiva di 3 milioni 240mila euro per la telefonia fissa, a fronte degli 847mila 382 euro spesi nel 2019: un esborso giudicato dalla Fondazione Gari come “fuori controllo” perché supererebbe di oltre il 100 per cento la spesa media del parametro di riferimento per quell’Ente, in relazione alla voce di spesa in esame. Per questo motivo alla Puglia viene assegnato un rating ‘C’, il più basso.
In cima alla classifica troviamo le Regioni ‘virtuose’ e quindi premiate con una tripla ‘A’, dal momento che la cifra spesa viene considerata dall’algoritmo del Centro Ricerche della Gazzetta Amministrativa “inferiore o uguale” alla media di riferimento per quel singolo ente. Parliamo di Basilicata, che nel 2020 ha speso 17.745 euro in bollette di telefonia fissa; Liguria (41.532 euro); Lombardia (160.026 euro); Sicilia (171.223 euro); Veneto (103.618 euro). Bene anche Marche (88.928 euro) e Toscana (180.119 euro), che si guadagnano una doppia ‘A’.
Regione Puglia decisamente virtuosa – tanto da conquistare una doppia ‘A’ – sul fronte della telefonia mobile: nel 2020 ha speso 63mila 316 euro. Nella classifica il primo posto spetta all’Abruzzo (spesi solo 12mila 345 euro) mentre l’ultimo è della Regone Piemonte con una bolletta da 503mila 814 euro.
Il caso della maxibolletta è diventato politico. “Visto che a pagare sono i pugliesi sarebbe opportuno che venissi fatta immediatamente chiarezza”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale della Puglia, Ignazio Zullo. Che ha aggiunto: “Quelli del 2020 sono stati mesi particolari, marzo e aprile, per altro di lockdown, per la pandemia: gli uffici regionali erano praticamente vuoti e lo sono stati per molto tempo se solo si tiene conto che ancora oggi è data la possibilità di poter lavorare qualche giorno alla settimana in smart working. E allora come si spiega una bolletta così salata?”.
Zullo poi ha ironizzato: “Abbiamo avuto troppe telefonate con l’estero? Magari con la Cina da dove importavamo i dispositivi di protezione individuale per cui al costo del materiale dobbiamo aggiungere anche quello delle bollette telefoniche?. Ma non dimentichiamo – ha concluso – che il 2020 è stato anche l’anno delle regionali. Non è che per caso a qualcuno è sfuggita qualche telefonata di troppo pensando di essere in un comitato elettorale? Il presidente Emiliano questi dubbi li può fugare subito prima che sia un altro organo esterno alla politica a far tornare i conti”.