Respinta dalla maggioranza la proposta istitutiva della minoranza
I venti di guerra soffiati forti in campagna elettorale, sono riapparsi sia pure con intensità minore in consiglio comunale a proposito della mozione per l’istituzione della “Commissione comunale straordinaria a tutela della salute” presentata da Gianluca Totaro, consigliere 5Stelle di minoranza. «L’opportunità di istituire una Commissione Comunale a tutela della salute nel Comune di Manfredonia – ha illustrato Totaro – nasce dall’urgenza di dare evidenza circa le strutture, le attività e le risorse umane, che costituiscono la rete dei servizi di cura e assistenza socio-sanitaria rivolta ai cittadini, dunque la rete che sostiene un diritto tutelato dalla nostra Costituzione all’art.32, non esclusivamente sanitario ma con ampio riflesso sociale, di cui il Comune è titolare nel rispetto delle prerogative del Sindaco, che rappresenta la massima autorità sanitaria locale sul territorio, pur essendo la materia competenza concorrente tra Stato e Regione». Una Commissione non di inchiesta – hanno spiegato i consiglieri di minoranza – bensì di conoscenza della reale condizione operativa del nosocomio nella considerazione che «Il sistema sanitario locale sta attraversando un momento di grave difficoltà e che l’istituzione di tale commissione ha come obiettivo la salvaguardia dei livelli di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari, con il fine ultimo di contribuire al miglioramento degli standard qualitativi». Il corale sostegno della mozione presentata senza simboli di patito, ha avuto il corale sostegno di tutti i consiglieri della minoranza che hanno auspicato la costituzione della Commissione come «espressione del consiglio comunale e dunque della sovranità popolare».
Una accorata posizione che non è valsa a far passare la proposta per la ferma opposizione della maggioranza che per bocca del consigliere Riganti, ha motivato l’inutilità della Commissione «perché una precedente analoga commissione è risultata infruttuosa e perché l’assessore regionale al ramo è stato appena nominato e perciò non informato dei fatti». Posizione ribadita dal forzista Vincenzo Di Staso che ha dato uno zero tondo tondo all’efficacia della commissione che non serve perché l’amministrazione comunale è presenta nelle problematiche dell’ospedale. Si è dissociato l’indipendente di maggioranza Adriano Carbone.
La “Coalizione a sostegno del sindaco Rotice” ha poi emanato un comunicato col quale propone «un Consiglio comunale monotematico urgente allargato ai Comuni di Monte Sant’Angelo, Vieste, Mattinata e Zapponeta, perché il “San Camillo” non è un ospedale cittadino, ma punto di riferimento di un comprensorio più vasto». A questo consiglio intercomunale, sono stati invitati a partecipare il presidente Emiliano, l’assessore regionale Palese, i vertici dell’Asl Foggia ed i rappresentanti politico-istituzionale governativi e regionali del territorio.
«Una ammucchiata come tante altre che non hanno dato alcun risultato» è stata la considerazione della minoranza che ha rilanciato «Valuteremo come minoranza percorsi alternativi che possano permetterci di tenere alta l’attenzione sul tema e produrre delle evidenze che possano portare a fare un ragionamento serio con la ASL ed i suoi dirigenti, affinché si possa intraprendere una analisi sistemica che porti alla valorizzazione e caratterizzazione delle attività e delle strutture sanitarie del nostro territorio, in risposta al diritto alla salute che deve essere garantito a tutti i nostri concittadini».
Michele Apollonio