UNA CITTA’ in emergenza, da ridisegnare e riprendere dai fondamentali criteri di gestione in prospettiva di sviluppo. Lo ha sostenuto il sindaco Gianni Rotice nel presentare all’assemblea consiliare le linee programmatiche del suo governo a poco più di due mesi dall’insediamento. Una lunga e dettagliata serie di accapo, 94, suddivisi in: Qualità della vita e decoro urbano, Parità di genere, Legalità e sicurezza, Pianificazione urbana e periferie, Sviluppo e occupazione, Economia del mare, Sport e impianti, Giovani talenti, Transizione ecologica e sostenibilità, Welfare e salute, Infrastrutture e portualità, Turismo e marketing territoriale, Cultura, Bandi e finanziamenti.
UNA RICCA disamina di quello che l’amministrazione Rotice intende sviluppare nel corso del proprio mandato e sul quale si è sviluppata una lunga e intensa discussione sia pure contenuta nei tempi cronometrici scanditi dalla presidente del consiglio, cui hanno partecipato la gran parte dei consiglieri di entrambi gli schieramenti. Che hanno naturalmente rispettivamente espresso considerazioni e giudizi opposti. Una pedissequa riproposizione del programma elettorale, priva di una strategia politica, di un cronoprogramma, dei relativi supporti finanziari, un libro dei sogni: hanno incalzato dai banchi della minoranza dando una lettura essenzialmente burocratica a quel programma che impegna l’esecutivo per i prossimi cinque anni, senza tuttavia rinunciare ad avanzare considerazioni e proposte utili per una buona attività amministrativa. Come ad esempio la redazione di un piano cittadino della mobilità che tenga conto delle tante e diverse situazioni che condizionano il piano dei parcheggi che – è stato assicurato – sarà rivisto completamente.
DI TENORE opposto le motivazioni dei consiglieri di maggioranza che hanno dato man forte al sindaco Rotice il quale con grande equilibrio e senso realistico politico e morale, ha spiegato i propositi ma soprattutto le difficoltà in cui si dibatte questa amministrazione peraltro – ha insistito – appena al suo abbrivio. Una disamina lucida e concreta della situazione amministrativa ereditata lacunosa e priva di iniziative che dessero respiro al territorio. «Siamo costretti ad operare in una situazione di piena e generale emergenza» ha insistito sciorinando le manchevolezze, le lacune, le dimenticanze, le contraddizioni operative ordinarie ma anche e soprattutto la trascuratezza se non l’assenza nelle iniziative programmatiche.
A COMINCIARE dal Piano urbanistico generale che, a suo parere, non risponde o non tiene conto delle varie realtà con le quali Manfredonia deve fare i conti come turismo, industria, agricoltura, edilizia; che non lascia spazio per le necessarie riflessioni sugli investimenti da proporre. Capestro determinante la situazione finanziaria. La riorganizzazione dell’ufficio comunale tributi comincia a dare risultati positivi, ma «le condizioni imposte dalla Corte dei conti sul piano di rientro sono peggiori di un dissesto». Un lascito – si è rammaricato – pesante e condizionante su ogni attività amministrativa. «Stiamo partecipando ai bandi del PNRR ma anche ad altri che erano rimasti abbandonati nei cassetti degli uffici comunali: stiamo attivando tutto quello che non si è fatto in vent’anni».
ROTICE è un fiume in piena; parla accoratamente di una città da rinnovare e rilanciare nelle sue variegate risorse. Non sarà facile e ci vorrà del tempo e tanta leale collaborazione. Un aspetto quest’ultimo che è mancato: nel “confronto” tra maggioranza e minoranza sono ancora affiorate quelle contrapposizioni ideologiche che hanno lacerato la campagna elettorale. La non condivisione da parte della maggioranza della mozione presentata dal consigliere di minoranza Gianluca Totaro per la costituzione di una Commissione speciale consiliare per una indagine sulla sanità e l’ospedale, un argomento sensibile di grande e generale interesse, non è stato un buon segnale.
Michele Apollonio
Anche i cittadini dovrebbero contribuire alla gestio del Comune!!
In molte città é operativa l’app Municipium…con le migliaia d’infrazioni giornaliere che ci sono a Manfredonia, in pochi anni si risanarebbe il debito lasciato dagli amministratori precedenti!!!