Mercoledì 13 Novembre 2024

CAONS: Se l’Energas vince, vuol dire che il popolo è sovrano solo a chiacchiere

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Finita la campagna elettorale per le amministrative, ci rifacciamo vivi perché la questione ci sollecita ad intervenire.
Convinti che la nostra terra merita sviluppi futuri ben più puliti di quelli che negli ultimi tempi ci vengono a iosa propinati, fortifichiamo ancor di più la nostra tenacia opponendo la più profonda riluttanza ed indicando ancora una volta che il destino di Manfredonia va ricercato in tante altre direzioni che abbiamo sbandierato nei nostri frequenti interventi.

Leggiamo, in questi giorni, che c’è stato un ripensamento di alcuni enti favorevoli all’installazione di un mega deposito di GPL in località Santo Spiriticchio, in una zona ZPS ed anche SIC, nonché a circa 2 km dall’abitato di Manfredonia.

Un primo ripensamento lo ha espresso la Sovrintendenza che ha attribuito alla zona di Siponto una notevole valenza archeologica.

Molti beni archeologici di tale zona sono da tempo fruibili e tanti altri si possono rintracciare nelle campagne di scavo periodicamente effettuate dalle Università di Foggia e di Bari. Al Parco archeologico di Siponto possono essere aggiunte altre maglie di ricerca, completamente abbandonate, come quella di Santo Spiriticchio, località cosparsa di “cocci”, cioè di manufatti appartenenti ad insediamenti cronologicamente lontani da noi. È lì che, a livello superficiale, sono stati raccolti tanti frammenti debitamente consegnati in due occasioni alla Sovrintendenza Archeologica di Bari e di Foggia. Tanti altri pezzi potrebbero affluire alla nostra conoscenza dai sondaggi previsti per Manfredonia dal programma di Archeologia subacquea.

L’altro ripensamento si riferisce alla opportunità di utilizzare il porto “Alti Fondali” per il movimento di navi gasiere. Anche quest’aspetto avevamo evidenziato nelle osservazioni mandate ai Ministeri ed Enti vari. Osservazioni supportate da chiare motivazioni, la più eclatante è quella che la città di Manfredonia si è espressa con un referendum che ha visto più del 96% di voti contrari all’insediamento del mega impianto di GPL.
Voler realizzare quel progetto è da irresponsabili che non hanno a cuore il bene comune, la sicurezza sociale e l’ambiente, mettendo al primo posto il guadagno, il proprio arricchimento anche se fatto alle spalle della comunità che, purtroppo, vedrebbe molte attività produttive locali chiudere con la perdita di centinaia di posti di lavoro.
Se si approva il progetto dell’Energas vuol dire che i diritti di un popolo vengono calpestati e che il popolo stesso è sovrano solo a chiacchiere.

per il Caons
Ing. Matteo Starace

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