Fanno discutere alcune iniziative del sindaco Rotice
MA IL SINDACO Rotice guarda in avanti o all’indietro? L’interrogativo era circolato già nelle prime battute della formazione dell’amministrazione comunale nata dalle ceneri della precedente, stroncata dall’intervento dello Stato e dopo due anni di riflessione forzata. A far emergere quella osservazione del tutto controcorrente ai discorsi e ai proponimenti elargiti a piene mani in campagna elettorale, l’inserimento nell’organigramma amministrativo di figure integrate ad alto livello nella per l’appunto amministrazione silurata in quanto in odore di infiltrazioni mafiose. Una pesante onta che faceva ritenere si prendessero decise e larghe distanze. Una misura che ci si aspettava fosse rispettata a maggior ragione per la considerazione che la gran parte della compagine amministrativa Rotice è composta da giovani laureati e nuovi sulla scena governativa che per quanto in rodaggio, sono in grado di cavarsela senza suggeritori o supporti vari di vecchio stampo.
QUELL’INTERROGATIVO è tornato alla ribalta a seguito di alcune scelte effettuate dal sindaco nell’ambito del personale amministrativo comunale. A evidenziarlo il consigliere comunale di minoranza Massimo Ciuffreda. «Durante la campagna elettorale – scrive in una nota – la parola “discontinuità” è stata sicuramente una delle più utilizzate. Tutti i cittadini hanno ascoltato i candidati sindaci affermare, con veemenza, di voler recidere ogni forma di collegamento con il passato per dare un’impronta diversa al proprio operato, compreso chi le elezioni le ha vinte. Ovviamente la discontinuità non la si può riconoscere nell’adozione di quegli atti cosiddetti “dovuti”, ovvero quelli che determinano scelte ininfluenti sull’operato amministrativo (tipo pulizia delle strade), bensì va verificata e riscontrata nell’adozione di quegli atti che coinvolgono anche il personale della macchina amministrativa, poiché è con queste scelte che si attua il rinnovamento dell’indirizzo politico amministrativo».
SCENDENDO nel concreto, Ciuffreda si rifà a due decreti emanati dal sindaco Rotice: col primo quello n.2/2021 «proroga le funzioni ai dirigenti ad esclusione di quella di vice segretario generale eliminando di fatto quella figura»; col secondo quello n.4/2022 «attribuisce la funzione di vice segretario generale alla dottoressa Distante. C‘è da rimanere a dir poco sgomenti» commenta Ciuffreda. Che così prosegue: «Il Sindaco non solo non ha dato un taglio netto con il passato, avendo, col decreto n. 2/2022, confermato tutti gli incarichi ai dirigenti quasi pari pari al passato ed eliminato la figura del vice Segretario ma, addirittura, col decreto numero 4/2022 ha attribuito quella funzione nodale nell’ambito della organizzazione amministrativa, alla dottoressa Distante, alla quale, ovviamente, proprio in continuità col passato, sarà riconosciuta una remunerazione più alta con l’indennità di nuova funzione essendo passata dalla direzione del settore economico come capo servizio, a quella dirigenziale di vice segretario».
OVVIE a questo punto le perplessità del consigliere comunale e non solo. «Davvero questo modus operandi può essere considerato espressione di quella idea di discontinuità tanto proclamata? Davvero si può credere che siano questi i segnali da dare alla città rispetto ad un nuovo modo di fare?». E ancora: «Cosa si cela dietro la conferma della dottoressa Distante alla direzione del settore economico conferita dal precedente sindaco sciolto e la ulteriore attribuzione, alla medesima, della funzione/carica di vice Segretario generale? Perché il Sindaco all’atto del suo insediamento ha dapprima eliminato la figura del Vice Segretario e oggi la istituisce nuovamente affidandola a chi ricopre un ruolo di alto livello senza esser nemmeno vincitrice di concorso?».
Quella della razionalizzazione, quanto meno, della “macchina amministrativa” è stata una delle bandiere nella campagna elettorale di Rotice e di altri aspiranti a quel ruolo, che ora, a quanto viene denunciato, non pare sventoli in quel verso. Cambierà il vento o si intensificherà?
Michele Apollonio
