Il governo ha approvato ieri, 2 febbraio 2022, un nuovo decreto che cambia le regole anti Covid per la scuola. Le principali misure contenute nel decreto — che entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente entro lunedì — prevedono una radicale semplificazione e servono, come ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Consiglio dei ministri, per «limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe».
Le principali misure sono queste:
– non ci sarà più la dad per i vaccinati (salvo alle materne dove si va comunque tutti in dad al quinto caso);
– la quarantena sarà ridotta per i non vaccinati, che resteranno a casa cinque giorni e non più 10 come ora;
– i vaccinati staranno a casa soltanto se si ammaleranno di Covid: dalle elementari alle superiori, in caso di contagi in classe, per tutti gli studenti che abbiano concluso il ciclo vaccinale, siano guariti o esenti dalla vaccinazione si attiverà l’autosorveglianza; cioè dovranno portare obbligatoriamente la mascherina Ffp2 ma potranno continuare a stare a scuola, come i professori;
– per i non vaccinati la quarantena — in quanto contatti di positivo — scatta al secondo contagio per medie e superiori ma soltanto al quinto per le classi di scuole materne ed elementari;
– i non vaccinati delle scuole medie e superiori che andranno in dad al secondo contagio in classe – sempre per 5 giorni – come era previsto dalle norme attuali;
– cambiano le regole per i tamponi. Chiunque è in isolamento a causa di un contagio in classe – bambini delle scuole dell’infanzia, non vaccinati di elementari, medie e superiori – potrà tornare a scuola alla fine dei 5 giorni con l’esito del tampone molecolare o antigenico, anche in farmacia, dove è possibile farlo gratuitamente con la prescrizione del medico di base o del pediatra;
– non è più necessario il certificato medico e scompare il doppio tampone («T0» e «T5»)al quale erano costretti i bambini più piccoli. Per chi, durante il periodo di autosorveglianza, avesse sintomi compatibili con il Covid è addirittura possibile verificare lo stato di salute con un tampone fatto a casa: in quel caso basta l’autocertificazione del genitore per rientrare in classe.
Non ci sono novità, invece, per nidi e università.
Queste misure allargano molto le maglie perché, come ha spiegato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la didattica integrata (metà classe a scuola e l’altra a casa) non funziona alle elementari. E nel caso dei bambini più piccoli, ha spiegato la ministra della Famiglia Elena Bonetti, bisogna venire incontro alle esigenze delle famiglie che sono state spesso bloccate dalle continue quarantene dei figli piccoli. «Stiamo marciando verso la nuova normalità», ha spiegato Bianchi. Prima di dare l’ok all’alleggerimento dei protocolli il governo ha chiesto il parere al Cts, che si è riunito in mattinata: visto l’alto numero di vaccinati tra i ragazzi e l’incremento costante tra i più piccoli e considerato che la curva dei contagi sta scendendo anche per i più giovani, il comitato ha dato parere positivo all’allentamento delle quarantene.
Lo scopo del decreto è anche quello di uniformare le regole per i vari gradi scolastici.
Qui sotto le misure divise per scuole dell’infanzia, elementari,medie e superiori; qui il testo integrale del decreto
Scuole dell’Infanzia (materne)
I bambini, che per lo più non sono vaccinati e non hanno l’obbligo della mascherina in classe, restano a scuola fino al quinto contagio del proprio gruppo o classe. Poi stanno a casa in quarantena, che è ridotta da 10 a 5 giorni. Per rientrare è sufficiente un tampone antigenico fatto in farmacia, dove è gratuito con la prescrizione del medico.
Scuole elementari
I bambini vaccinati restano sempre a scuola: dopo il primo caso nella classe dovranno indossare per 10 giorni la mascherina Ffp2. I non vaccinati andranno in Dad a partire dal 5 caso. Per tornare dovranno mostrare l’esito di un tampone molecolare o antigenico anche fatto in farmacia dove è gratuito con la prescrizione del pediatra. Nel caso in cui un bambino presenti sintomi compatibili con il Covid, è sufficiente un tampone anche autosomministrato a casa con l’autocertificazione del genitore.
Scuole medie e superiori
Niente Dad per i guariti, gli esenti e i vaccinati da meno di 120 giorni o con il booster. Vanno in Dad al secondo caso nella classe coloro che ancora non hanno completato il ciclo vaccinale. Staranno a casa per 5 giorni (e non più per 10) e potranno tornare con tampone negativo anche della farmacia (gratuito con prescrizione del medico). Nel caso in cui uno studente presenti sintomi compatibili con il Covid, è sufficiente un tampone anche autosomministrato a casa con l’autocertificazione del genitore.