Occorrerà attendere altri trenta giorni per concludere l’iter consultivo per tentare – da parte del MITE – di far cambiare idea alla Regione Puglia affinché fornisca il parere positivo alla realizzazione del Deposito Energas di GPL. In caso contrario la decisione spetterà al Consiglio dei Ministri.
La Camera di Riconciliazione convocata oggi a Roma presso il Consiglio dei Ministri si è conclusa con un ulteriore rinvio della decisione e l’annosa vicenda ci sembra in una pericolosa fase di stallo istituzionale e tecnico, con da una parte i Ministeri preposti (Sviluppo Economico e Transizione Ecologica) determinati nell’annoverare il deposito di GPL di Energas fra le opere di interesse strategico nazionale per l’approvvigionamento energetico e, dall’altra, Regione Puglia, Comune di Manfredonia, Soprintendenza e Autorità Portuale (e altri Enti) allineati sulla secca e categorica contrarietà, corroborata da dati tecnici oggettivi riguardanti l’inopportunità e l’impossibilità di realizzare questa opera.
“Tutto rinviato al 4 marzo 2022 – ha informato l’On. Antonio Tasso sui propri canali social – con altri elementi che irrobustiscono la contrarietà all’opera come, ad esempio, la indisponibilità del molo per le navi gasiere comunicato dall’Autorità Portuale e la Soprintendenza che ha ribadito l’importanza archeologica dell’area. Occorre aggiungere altri elementi, come anche richiesto nell’incontro di oggi dal Direttore Ufficio Concertazione Amministrativa Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
“Come gruppo politico – ha sottolineato l’Avv. Andrea Pagano, presidente di AgiAMO – stiamo seguendo l’affaire Energas fin dall’inizio. Abbiamo sempre offerto proposte e soluzioni che presenteremo anche all’attuale amministrazione comunale affinché si arrivi davvero a mettere la parola fine su questa odissea”.