Mercoledì 13 Novembre 2024

Sicurezza pubblica problema scottante

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Preoccupano gli ultimi attentati incendiari

IL TIMORE (diffuso) è che si inneschi una escalation. L’incendio appiccato ad uno stabilimento balneare e, a distanza di qualche notte, ad una automobile parcheggiata in una pubblica via, sono gli ultimi episodi criminali in ordine cronologico, di una serie che si perde nel tempo e richiamano alla mente i tanti atti incendiari perpetrati senza soluzione di continuità anche se opportunamente intervallati. Raid criminali rimasti senza autori, ma ordinati nei fascicoli aperti delle Forze dell’ordine. Una situazione difficile conclamata in quella pesante motivazione – “infiltrazioni mafiose” – posta a giustificazione dello scioglimento del Comune di Manfredonia. Ma poi? Oltre due anni di stop di amministrazione commissariata, le cose pare non siano migliorate. “La mafia non si vede, esplode ogni tanto” è stato acutamente osservato.

UNA CRIMINALITA’ a corrente alternata «che colpisce persone che vogliono lavorare: è una guerra continua nei confronti degli imprenditori di questo territorio martoriato» ha affermato Dario Melillo, contitolare dello stabilimento balneare “Ultima spiaggia”, andata a fuoco qualche notte fa. Invoca Melillo più mirata attenzione «che non sia di facciata bensì che incida profondamente su un territorio come quello di Siponto abbandonato a sé stesso, dove imperversa l’abusivismo edilizio, dove sono avvenuti omicidi eccellenti, dove corre lo spaccio di droga. C’è una assenza ingiustificata di opportuni presidi delle forze dell’ordine, ma soprattutto delle istituzioni locali che non hanno sentito il bisogno umano di rendersi conto di persona di quello che è successo».

UNA ACCUSA amara cui il sindaco Gianni Rotice così replica: «È una materia delicata. Non è che non mi sono interessato ma è che prima di avviare una qualsiasi azione, come pubblica amministrazione dobbiamo aspettare le risultanze delle indagini delle Forze dell’ordine. Non posso interessarmi alle questioni personali bensì ai problemi generali. Come pubblica amministrazione siamo vicini ai titolari di Ultima spiaggia, ci dispiace, siamo solidali con loro ma dobbiamo agire di concerto con le Forze dell’ordine. Spero che l’incendio non sia di natura dolosa altrimenti c’è da preoccuparsi, non ci metterebbe in una condizione di serenità».

QUELLA dell’attenzione delle istituzioni preposte alla sicurezza pubblica è una richiesta che va montando tra la popolazione e gli operatori economici. Dopo la visita nel luglio del 2010 dell’allora ministro dell’interno Maroni che tenne in municipio un vertice tecnico delle Forze di polizia, non ci sono state altre attenzioni per una situazione che, come si è visto, è andata precipitando fino ad essere bloccata dall’intervento governativo. Un summit simile ma a livello provinciale presieduto dal Prefetto di Foggia, si è tenuto nei giorni scorsi a Monte Sant’Angelo. Mentre qualche settimana fa il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra è venuto in provincia di Foggia ma ha evitato Manfredonia. Che significa che qui sulle rive del golfo tutto va bene Madama la marchesa?

QUESTI ultimi episodi di violenza hanno messo in allarme quel che rimane di un sostrato economico sempre più risicato e sul quale pare riversarsi la criminalità. La mancanza di attività economiche diversificate e sostanziali, per assurdo che possa sembrare, tiene lontano quanto meno, quelle azioni criminali attive in altri centri viciniori. Ma è anche la ragione per la quale l’imprenditoria nazionale rinuncia ad investire in un territorio che pure ha tutte le prerogative positive per favorire investimenti produttivi. Un paradosso ormai consolidato sul quale occorrerebbe intervenire nella previsione di possibili e auspicabili investimenti pubblici.

  Michele Apollonio 

 

 

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