“È stata pubblicata oggi, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, la Manifestazione di Interesse per la costituzione di tre nuove fondazioni ITS negli ambiti della Salute e del Benessere, dei servizi alle imprese e della tutela e della promozione del made in Puglia, dell’efficienza e sostenibilità energetica”, fa sapere in una nota l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo.
“Con questo Avviso – spiega Leo – oltre a selezionare i proponenti, andiamo a finanziare le spese di costituzione dei nuovi ITS e le relative fondazioni nelle primissime fasi di operato. Si tratta di un contributo di 25mila euro per ciascun ITS, per un totale di 75mila euro. Le istanze di candidatura dovranno pervenire entro e non oltre il 28 febbraio 2022”.
“I tre nuovi ITS nei settori della Salute, dell’Energia e dei Servizi alle Imprese si aggiungeranno ai sette ITS già esistenti nei settori Agroalimentare, Turismo, ITC – Information and Communications Technology, Aerospazio, Meccatronica e Logistica e Settore Moda con programmi di studio con il 30% delle ore direttamente in azienda. Come noto – racconta Leo – gli ITS sono scuole ad alta specializzazione tecnologica a cui possono accedere i diplomati e rappresentano la principale alternativa di formazione terziaria non universitaria. Gli ITS sono nati per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche e sono lo strumento attraverso il quale formare figure professionali di alto livello, dotate di competenze spendibili, certificabili e riconoscibili nel sistema di qualificazione nazionale ed europeo, offrendo ai giovani l’opportunità di inserimento nel mercato del lavoro regionale”.
“Il nuovo ITS Salute e Benessere, nell’ambito dell’area tecnologica delle Nuove Tecnologie per la Vita, intercetta un settore con circa 3.000 addetti diretti e nell’indotto, in costante crescita negli ultimi 5 anni. La Puglia è infatti la sesta regione per export farmaceutico (4,4% del totale nazionale), che ha superato il miliardo di euro nel 2017, ed è sede di numerosi centri di eccellenza dei più grandi gruppi internazionali. Le imprese del farmaco dimostrano quindi di essere un asset strategico per gli investimenti, anche esteri, per l’occupazione qualificata e stabile – con un incremento di assunzioni a tempo indeterminato – e per lo sviluppo del tessuto produttivo locale. La domanda di tecnici specializzati è in continuo aumento. Il tema della salute più tradizionalmente inteso, in Puglia si interseca con quello della cura della persona e del benessere, dove le figure di tecnico superiore sono altamente richieste”.
“Il secondo ITS di futura creazione in Puglia è relativo all’area Tecnologica della Efficienza Energetica. La Puglia è la prima regione di Italia per numero e potenza degli impianti a fonti rinnovabili nel solare e nell’eolico, quarta per le bioenergie (rapporto statistico su “Energia da fonti rinnovabili in Italia” del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE)). In materia la Regione Puglia vanta una legislazione avanzatissima e il settore, in continua crescita, richiede la continua formazione di figure altamente specializzate”.
“Il terzo ITS riguarda i servizi per le imprese curvato, in particolar modo, sul supporto all’export e alla internazionalizzazione, area tecnologica “Nuove Tecnologie per il Made in Italy”. Prendendo in considerazione i dati relativi all’export prima della pandemia da Covid-19, il valore delle esportazioni pugliesi è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, registrando performance da record relative all’incremento. La costante crescita delle esportazioni fa registrare un aumento della domanda di tecnici specializzati nel supporto alla internazionalizzazione delle imprese”.
“Abbiamo il dovere – prosegue l’assessore – di continuare a mantenere alti gli standard dei nostri ITS che registrano performance straordinarie, con tassi di occupazione – in periodo pre-covid – pari all’80% dei diplomati ITS entro un anno dal conseguimento del titolo. Risultati talmente importanti da portare i nostri ITS ai primi posti delle classifiche nazionali, fino a definire la Puglia «un modello in materia di ITS», celebrati anche dalla visita a Bari del Presidente del Consiglio Mario Draghi lo scorso ottobre. Come Regione Puglia abbiamo sostenuto attivamente l’offerta formativa degli ITS, impegnando oltre 40 milioni di euro negli ultimi 5 anni”.
“Ritengo – ha concluso l’assessore – che si tratti di una programmazione di buon senso che va a completare l’offerta formativa degli ITS pugliesi. Contiamo quindi di portare a termine, nelle prossime settimane, il percorso selettivo e costitutivo così da avviare già dal prossimo anno accademico i nuovi corsi”.