Se ne è discusso in Consiglio comunale
SONO la punta di un iceberg che nasconde sotto la linea di galleggiamento un mondo di umanità sofferente e per tanti versi sconfortata: sono i senza lavoro, maschi e femmine, ammassatisi in qualche decennio di deleteria crisi economica accentuatasi sulle rive del golfo. Di quella malinconica schiera, gli lsu, acronimo rappresentativo dell’angosciato fenomeno dei “lavoratori socialmente utili”, costituiscono una categoria a sé stante. Sono tutti alle dipendenze del comune di Manfredonia ma non sono dipendenti nel senso che non sono contrattualizzati. Occorre pertanto che siano stabilizzati.
NEL TEMPO gli lsu sono man mano sensibilmente cresciuti di numero. Un ruolo a sé istituito nel Mezzogiorno nel 1981 riservato ai soli cassaintegrati con un sussidio INPS di poco meno di 600euro mensili. Nel 1984 e fino al 1994 sono stati inseriti tra gli lsu, nel frattempo divenuto fenomeno nazionale, anche disoccupati, iscritti nelle liste di mobilità, disoccupati speciali, che ha fatto lievitare la platea nazionale a più di 170mila lsu. Nel tempo sono intervenuti vari provvedimenti che hanno consentito di sfoltire sensibilmente quel numero.
A MANFREDONIA nel 1995 gli lsu erano mille e duecento ridotti man mano attraverso vari interventi fino ad arrivare, già dagli anni scorsi, ad oltre un centinaio. La loro legittima aspirazione di vedersi stabilizzati nelle attività cui sono già adibiti, si è scontrata con le tante difficolta frapposte dai vari enti di riferimento, Governo, Regione e naturalmente Comune di Manfredonia. L’ostacolo era e lo è ancora oggi, la disponibilità dei fondi necessari alla stabilizzazione. Un calvario il loro divenuto oggetto di discussione continuata senza che mai si sia raggiunto un risultato utile.
UN ARGOMENTO sensibile arrivato all’attenzione del consiglio comunale portato dalla consigliera Maria Teresa Valente con una specifica interrogazione rivolta all’amministrazione comunale per chiedere, dopo aver sintetizzarti i passaggi salienti inerenti alla vicenda lsu, quali sono le azioni attivate dopo la proroga dei termini al 31 marzo prossimo accordata dal Governo, entro i quali è possibile intervenire sulla stabilizzazione di quei lavoratori, citando i riferimenti legislativi cui rapportarsi anche se ha ammesso che potranno beneficiarne solo 4/5 lsu
LE PROSPETTIVE non sono incoraggianti. L’assessore delegato al ramo, Libero Palumbo, è stato chiaro. «Abbiamo avviato come amministrazione comunale – ha riferito – una battaglia dura attraverso i tavoli tecnici aperti con la Regione e con il ministero. Faremo tutto quello che è possibile per poter stabilizzare quanti più possibili lsu anche come soprannumerari oltre la pianta organica perché – ha evidenziato – con le risorse finanziarie che noi possediamo non è possibile stabilizzare tutti». Facendo eco alla Valente, Palumbo ha riversato sulla Commissione straordinaria al comune la responsabilità «di non aver approfittato di una occasione irripetibile per stabilizzare tutti gli lsu». Dagli atti risulta che quei commissari hanno stabilizzato una quindicina di lsu.
LA STORIA prosegue. L’assessore Palumbo ha annunciato che a breve sarà a Manfredonia l’assessore regionale con delega agli lsu.
Michele Apollonio