Dichiarazione di Lia Azzarone, segretaria provinciale del PD di Capitanata
La Federazione provinciale del Partito Democratico presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale avverso l’esclusione della lista dei candidati alle elezioni provinciali, decisa dall’Ufficio elettorale provinciale guidato dal segretario generale della Provincia di Foggia.
Tale esclusione è frutto di un’interpretazione eccessivamente formalistica della normativa sulla titolarità della legittimazione ad autenticare le firme dei sottoscrittori della lista stessa che contestiamo radicalmente.
A nostro parere, infatti, i consiglieri comunali sono pienamente legittimati ad autenticare le sottoscrizioni in relazione a tutte le operazioni che si svolgono nell’ambito della circoscrizione territoriale dell’ente cui appartengono, pertanto anche per le elezioni della Provincia nella quale lo stesso consigliere comunale esercita il proprio mandato.
Più ampiamente, l’interpretazione restrittiva adottata dal segretario generale della Provincia, assurdamente fondata sul luogo in cui è avvenuta l’autenticazione delle firme, contraddice lo spirito delle norme in materia elettorale che, dalla Costituzione in giù, tendono a favorire la partecipazione e non certo a restringerla.
Se davvero dovesse prevalere questa tesi, sarebbe esclusa dalla competizione elettorale, seppure di secondo livello, la più importante e grande comunità politica e di amministratori locali della Capitanata, che con ogni probabilità avrebbe avuto il maggior numero di voti ed avrebbe 4 o 5 consiglieri provinciali, perché l’autenticazione delle firme è fisicamente avvenuta nel capoluogo e non in un comune della provincia.