L’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), a seguito di una procedura negoziata, ai sensi del Decreto Semplificazioni, adottando il criterio del prezzo più basso ha aggiudicato, provvisoriamente, all’Associazione Temporanea di Imprese composta dalla capogruppo mandataria Nuova Oceanus Orca s.r.l. (di Trani) e dalla mandante Impresa Lavori Marittimi Ancona – I.L.M.A. s.r.l. i lavori di manutenzione dei fondali del porto di Barletta.
L’aggiudicazione, che al momento riveste carattere di provvisorietà fino a quando non saranno completate le verifiche di rito, già avviate dallo stesso Ufficio, riguarda la procedura di affidamento dei lavori per la “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”, nel porto di Barletta.
Lo scorso 6 dicembre, l’Ente portuale, attraverso la piattaforma di e-procurement TuttoGare, aveva invitato gli operatori Economici, iscritti all’Albo telematico dei fornitori dell’AdSPMAM e in possesso della qualificazione nella categoria OG7 (opere marittime), a presentare la propria offerta migliore.
Dei plichi esaminati dal seggio di gara, riunitosi lo scorso 10 gennaio mediante conference call e attraverso l’applicativo presente sulla piattaforma telematica, il Raggruppamento Nuova Oceanus Orca si è aggiudicato l’appalto, in base al maggior ribasso percentuale offerto sul prezzo posto a base di gara.
“Era la nostra sfida, un’opera che Barletta aspettava da anni e che finalmente sta per diventare realtà– commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. Abbiamo sfruttato il Decreto Semplificazioni per abbattere significativamente sia i tempi di aggiudicazione, sia i costi della procedura. Subito dopo le verifiche di rito, si passerà immediatamente alla cantierizzazione. I lavori ci consentiranno di migliorare la sicurezza nella navigazione e l’operatività del bacino portuale, ottimizzando la gestione delle attività commerciali. Attualmente, infatti, il porto è off limits per molte delle navi di ultima generazione, per via di stazza e pescaggio. E quelle che riescono ad entrare sono costrette a farlo ma non a pieno carico. Una volta completata l’opera, ci saranno immediate e rilevanti ricadute economiche per tutto il territorio”.
L’appalto consiste nella realizzazione di lavori di manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti. Si tratta di un dragaggio manutentivo, sino al raggiungimento della quota preesistente di 8.00 metri, rispetto al livello del mare, in modo da consentire un adeguato e ben maggiore franco di navigazione (profondità del fondale sotto la chiglia delle navi a pieno carico) garantendo, quindi, l’accesso sicuro in porto anche a navi con stazza di 10.000 tonnellate. Lo specchio acqueo interessato dall’intervento ha una superficie di 9.2 ettari, in cui è previsto il dragaggio di un volume di solo sedimento di circa 84.000 metri cubi.
L’importo a base d’asta dell’affidamento è di oltre 4 milioni di euro. I lavori saranno così articolati: 90 giorni la bonifica bellica preventiv; 240 giorni l’escavo vero e proprio.
Durante la stagione estiva, le