Mercoledì 20 Novembre 2024

L’ex Istituto nautico sarà sede dei Carabinieri

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Cinque milioni del Ministero per il recupero di quell’edificio

SARA’ demolito e ricostruito destinato a sede dei Carabinieri e della Protezione civile. Il calvario miserevole di quella che è stata la gloriosa sede dell’Istituto tecnico nautico, tutto lascia supporre che sia finito. L’assessore comunale alle opere pubbliche Angelo Salvemini, ha annunciato sia pure con riserva di conferma, che il finanziamento di cinque milioni di euro (mancano solo 100 euro) servirà ad eliminare quello sconcio e a realizzare una funzionale e decorosa sede da destinare all’Arma dei Carabinieri e agli uffici della Protezione civile. Il finanziamento disposto, su richiesta della Commissione straordinaria al Comune di Manfredonia, dal Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità, è a valere sul DPCM del 21 gennaio 2021, che prevede per l’appunto «investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale».

L’EDIFICIO dell’ex Istituto tecnico nautico 2022: 63 anni dopo l’istituzione di quella scuola e undici anni dal suo abbandono, riavvolge il nastro della sua storia e ne avvia un altro. Trasferito il Nautico, nel frattempo divenuto Istituto tecnico per i trasporti e la logistica, nel nuovo plesso scolastico del polo tecnologico assieme all’istituto industriale e all’Istituto per geometri, quell’edificio è rimasto alla mercè degli usi più nefasti. Tra gli altri anche un incendio.

ERA ORA che si pensasse a cancellare undici anni di miserevole e indecorosa desolazione. Un gigante di 4 piani in una ampia area tra viale Dante Alighieri e viale Palmiro Togliatti, arterie trafficatissime (si ricongiungono su viale Miramare) nel mezzo di un rione popoloso e prestigioso nel quale operano due scuole, una palestra comunale, il palazzo degli uffici comunali, una chiesa. Difficile, anzi impossibile, passarlo inosservato. Una fra le tante “vergogne” sparse per la città. È incredibile come tante strutture fra cui impianti sportivi, di servizio al porto, ponti, case abbandonate, intere aree industriali lasciate in balia del vento, per non parlare delle strade e via dicendo, siano rimaste incompiute, dimenticate, lasciate al pubblico ludibrio e alla distruzione dei vandali. Solo a rimettere a posto quelle strutture ci sarebbe lavoro per anni. Una intera città da sottoporre alla rigenerazione e al decoro urbano.

CHE L’INTERVENTO sull’ex Nautico sia l’inizio di una inversione di tendenza? L’auspicio è unanime. Nel 2016 la Regione destinò 1.539.000 euro al Comune di Manfredonia per eseguire interventi di miglioramento sismico della sede dell’ex istituto Nautico. Che fine hanno fatto quei denari? Oltre che di buona volontà, è questione anche di predisposizione culturale. La nuova giunta amministrativa è fornita di questo fondamentale presupposto. C’è da verificare se sarà applicato al bene comune. A sentire l’assessore Salvemini l’intento è quello: viene da una esperienza consiliare di opposizione e ha voglia di lavorare.

«IN EFFETTI c’è tanto da fare» ammette. «Ma dobbiamo dare tempo al tempo, ragionare sulle cose da fare e come farle. Alla demolizione dell’ex Nautico – esemplifica – si è arrivati dopo attenta valutazione tecnica dello stato del manufatto e l’analisi dei costi. Ora passeremo alla progettazione esecutiva dell’opera».

  Michele Apollonio 

 

 

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