L’assessore Basta annuncia nuovi interventi-Il sindaco Rotice spiega la questione lsu
L’IGIENE PUBBLICA per la sua natura di componente essenziale del buon vivere di una città, è costantemente nell’occhio dell’interesse critico dei cittadini. E a ben ragione. Di conseguenza a risponderne, nel bene e nel male, è l’Ase, l’azienda servizi ecologici comunale cui sono demandarti l’esecuzione dei servizi necessari. Un settore, quello dei rifiuti e della relativa filiera, sensibile sul quale si sono spesso riversate speculazioni strumentali. Quando non è stato asservito a politiche utilitaristiche. Sono ben note le vicissitudini che da almeno un trentennio hanno visto l’Ase al centro dell’interesse politico. Ha costituito un caso straordinario quello dei sette amministratori unici nominati dal sindaco in tre anni. “Complice” uno statuto aziendale privo dei necessari riferimenti legislativi. Un vulnus (ma non solo quello) che è stato recentemente eliminato riformando lo statuto Ase riportato nell’alveo della legalità dall’Amministratore unico reclutato dalla Commissione straordinaria con regolare quanto inedito concorso pubblico nazionale.
HA PERTANTO sorpreso la richiesta avanzata dal co-coordinatore dei “Verdi” di Manfredonia, Alfredo De Luca, di revocare l’incarico (triennale) all’AU Raphael Rossi, motivata da “presunti” disservizi e ancor più “immaginata” persecuzione nei confronti di lavoratori socialmente utili che sarebbero stati esclusi dal bando emesso per l’assunzione di figure lavorative per l’Ase.
ACCUSE respinte dall’AU Rossi che ha ricordato come gli interventi straordinari in varie zone della città sono stati preordinati dall’amministrazione comunale e gestite dalla struttura tecnica di Ase. «Abbiamo raccolto – ha detto il vicesindaco Giuseppe Basta – le segnalazioni venute dai cittadini e le abbiamo passate all’Ase. Una attività che proseguirà in altre zone della città». Una collaborazione del tutto ordinaria tra Comune e Ase per migliorare i servizi che «hanno fatto registrare – ha evidenziato l’AU Rossi – un notevole incremento della raccolta differenziata tanto che abbiamo registrato un record negli incassi per la vendita dei differenziati per quantità e qualità dei rifiuti».
CIRCA gli lsu il discorso è più complesso e viene da lontano. Risale al 1981 la legge che diede la possibilità alle regioni meridionali di impiegare temporaneamente disoccupati e titolari di un trattamento di integrazione salariale. Nel tempo la gran parte dei Comuni interessati hanno provveduto a stabilizzare i rispettivi lsu. Ma mentre altrove sono diminuiti fino all’esaurimento, a Manfredonia sono aumentati senza che le varie amministrazioni susseguitesi abbiano fatto nulla per la loro sistemazione limitandosi a beneficiare delle proroghe puntualmente concesse. Come quest’ultima che scadrà il 31 gennaio prossimo. Lo scoglio è la mancanza dei fondi necessari. Il loro numero è consistente: 126. La Commissione straordinaria ne ha potuto stabilizzare 15.
«LA PROROGA concessa dal Governo ci consente di avere un tempo utile per trovare le giuste soluzioni per risolvere una volta per tutte questo annoso problema» annota il sindaco Gianni Rotice. «Tutti gli lsu – ha annunciato – sono stati reintegrati nel lavoro, compresi quelli destinati all’Ase. Con i sindacati stiamo definendo le convenzioni; abbiamo interessato Governo e Regione per il reperimento dei fondi necessari; per quelli del Comune occorrerà verificare il Piano dell’organico del personale e il Piano finanziario comunale».
INTANTO 17 lavoratori che hanno superato il concorso per l’assunzione all’Ase, saranno assunti entro la fine di gennaio. «È stato il primo concorso pubblico – rileva Rossi – in oltre dieci anni, al quale hanno partecipato oltre 450 persone aventi requisiti richiesti per legge. Nessuno è stato escluso. Li avrei potuto assumere subito – se avessimo avuto in tempo la necessaria documentazione dal casellario giudiziario. È probabile che si possano assumere altri presi sempre dalla graduatoria stilata: dipenderà dagli eventuali pensionamenti. Per i primi cento è stato predisposto un corso di formazione al lavoro».
Michele Apollonio