Sabato 2 Novembre 2024

Questo nuovo anno duemilaventidue

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Le attese sono tante per vedere all’opera una amministrazione intraprendente

SIAMO dunque al 2022. Il nuovo anno ha scalzato quasi di forza quello vecchio e posto una barriera ai tanti affanni di ogni genere che ha riversato sulla quotidianità delle persone. Covid in testa, tanto maligno quanto inafferrabile. Il nuovo anno è entrato quasi in punta di piedi. Senza voltarsi indietro. Come a voler riaffermare la volontà di guardare avanti, cambiare completamente registro di vita. E magari recuperare il tempo e le energie sprecate inutilmente. E di tempo ed energie Manfredonia ne ha da recuperare e rilanciare.

LE PROSPETTIVE sono intonse, tutte da elaborare. Le condizioni di partenza del tutto nuove. Anche la cabala del numero che contrassegna il nuovo anno, 2022, contiene indizi incoraggianti. Il numero 2022 racchiude in sé una gamma di significati estesissima. Tra essi numerosi gli auspici favorevoli. La presenza ripetuta del 2 gli conferisce un alto potenziale positivo. Simboleggia la diplomazia, l’adattabilità, i rapporti relazionali, associativi. Tra i suoi significati segreti vi è il successo, l’invito a concentrarsi sulle cose che contano. Il numero zero è legato all’infinito, all’inizio di una nuova fase della vita. Naturalmente su tutto vale il libero arbitrio dell’uomo, la volontà e la capacità di chi opera di interpretare la realtà così come si va rivelando e di provvedere al dovuto.

MAMNFREDONIA si ritrova in mezzo a questo guado: deve cancellare un passato ingombrante, per tati aspetti nefasto, e riportarsi su piani ragionevoli di una amministrazione intraprendente. Alla guida di questa operazione non facile, ma doverosa e imperativa, c’è un motore appositamente assemblato dal popolo di questa città che attende impaziente di rivedere la macchina che funziona e va.

SIAMO ancora ai primi giorni del nuovo anno, alle prese ancora con le festività comandate e le rappresentazioni della nuova formazione amministrativa, in attesa che l’Epifania porti tutto via e si cominci a lavorare per cercare di far lavorare chi il lavoro non ce l’ha, a fare chiarezza sulle questioni rimaste in sospeso a cominciare dalla consistenza del debito pubblico. Soprattutto la Befana si porti via le beghe che in qualche modo si sono riverberate dalla concitata e spesso violenta campagna elettorale. Maggioranza e minoranza, così come decretate dalle urne, non hanno dismesso i panni dei contendenti e si avventurano in dispute che non hanno, non dovrebbero avere ragione di essere. Anche perché le questioni poste sul tappeto non riguardano la politica bensì la legalità dell’assetto amministrativo dalla quale non si può prescindere. Probabilmente le questioni sono state poste non correttamente dall’una e dall’atra parte, ognuna trinceratasi dietro un falso orgoglio di parte. L’auspicio è pertanto quello che il numero 2 del 2022, rafforzi la capacità di dialogo, di diplomazia e si trovi il punto di raccordo.

NON VA dimenticato che la città guarda, i cittadini valutano. I problemi da affrontare sono gravi e complessi. Per portarli a soluzione occorre il contributo di pensiero e di azione di tutti, ciascuno secondo il proprio ruolo. Non si tratta di fare l’ammucchiata, ma di dare dignità operativa ad un consesso nel quale si sono consumati misfatti ad usum delphini fatti passare per “tumulti” immaginari. Di posizioni discordanti non mancheranno di esprimersi, è naturale che ci siano: l’importante è, trattandosi di problematiche valevoli per il bene della città, di trovare un punto di incontro. E’ questione di interpretare seriamente il ruolo che i cittadini hanno affidato ai propri rappresentati.

  Michele Apollonio

 

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