Come Europa Verde siamo per una gestione pubblica del servizio di igiene ambientale e quindi per una ASE che operi con una visione sociale per garantire un buon servizio e nel rispetto della legalità.
Dopo le elezioni la nuova amministrazione ha richiesto ad ASE di igienizzare e ripristinare il decoro urbano in diverse zone della città:
1. A Siponto il 30 novembre: interventi “attesi da lungo tempo”.
2. In zona Ospedale il 2 dicembre: interventi “attesi da tempo dai cittadini”.
3. In zona comparti CA5 e San Carlo il 13 dicembre, “in cui da tempo persistevano incuria ambientale, accumulo di rifiuti e un diffuso degrado”.
4. In via Michelangelo e case popolari il 14 dicembre: “oggetto di un persistente e pericoloso stato di incuria e degrado”.
5. Il 15 dicembre in via Scaloria e vie limitrofe “facendo fronte ad una persistente situazione di degrado e pericolo”.
Le parole usate hanno un peso: evidentemente ASE non ha eseguito le operazioni di igiene urbana nei tempi e modi previsti dal contratto e dal progetto esecutivo dei servizi di igiene urbana.
L’articolo 15 del contratto prevede l’applicazione di penali per queste mancanze. Ci chiediamo se siano state applicate.
L’articolo 18 prevede, in caso di almeno 3 penali la possibilità addirittura di rescissione del contratto.
ASE ha bisogno di una nuova dirigenza che si renda conto della missione aziendale che è anche sociale e non deve massimizzare i profitti ma operare per la soddisfazione dei cittadini.
Prova ulteriore del pessimo lavoro svolto dal amministratore unico, dottor Rossi, è nella mancata attuazione della raccolta differenziata nelle case sparse e nelle frazioni (Montagna, Litorale sud e Mezzanone), nella mancata consegna delle compostiera ai possessori di giardini, nella mancata raccolta dell’olio esausto.
Infine, altrettanto gravi, sono i rapporti con i dipendenti la cui sicurezza è messa a rischio, tanto da ricevere verbali e sequestri dallo SPESAL. Per non parlare della “persecuzione” nei confronti dei lavoratori socialmente utili che, nonostante la proroga dei progetti appena ottenuta, da ieri sono stati espulsi dall’azienda. Come già denunciato in precedenza, Rossi ha emanato un bando per assunzioni, che di fatto ha messo gli LSU nelle condizioni di non essere ammessi o di non figurare nelle posizioni utili alle assunzioni programmate.
Come Verdi chiediamo all’amministrazione Rotice di revocare l’incarico a Rossi ai sensi dell’art. 17 dello statuto ASE per gravi irregolarità nella gestione della sicurezza dei lavoratori, persistente inottemperanza agli indirizzi ricevuti e ingiustificato mancato raggiungimento degli obiettivi programmati dal progetto esecutivo dei servizi di igiene urbana del Comune di Manfredonia.
Europa Verde – Verdi di Manfredonia