Questa mattina il Segretario di Stato Vaticano ha benedetto e tagliato il nastro ai nuovi reparti di Pronto Soccorso, Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche e Geriatria Sub Intensiva dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza
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Il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha visitato stamattina l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, l’Opera di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo.
Al suo arrivo in Ospedale – dove ha inaugurato i nuovi reparti di Pronto Soccorso, Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche e Geriatria Sub Intensiva – il Cardinale è stato accolto dal presidente padre Franco Moscone, dal direttore generale Michele Giuliani e dai membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza. Alle inaugurazioni ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Il nuovo Pronto Soccorso
Nella prima tappa del percorso il cardinale Parolin ha impartito la benedizione e tagliato il nastro al nuovo Pronto Soccorso (PS) dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Durante la fase acuta dell’emergenza pandemica da COVID-19 si è riscontrato che i Pronto Soccorso italiani non erano adeguati alla nuova situazione di emergenza. La nuova struttura è dotata di un pre-triage che serve per accogliere chiunque si rechi al Pronto Soccorso e per indirizzarlo, in base alla sintomatologia, verso il percorso più indicato. Il nuovo PS si estende adesso su una superficie totale di 630 mq e comprende un’area azzurro/arancione (codice 2-3) per pazienti meno gravi, con relativo triage, una sala di attesa, tre ambulatori visita e un’area dedicata all’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) con 9 posti letto. Qui saranno assistiti pazienti che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione per un approfondimento diagnostico che può durare poche ore o alcuni giorni.
Il nuovo Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche
Nella seconda tappa il Cardinale ha tagliato il nastro al nuovo Centro Trapianti (CT) di Cellule Staminali Emopoietiche, una struttura tecnologicamente all’avanguardia, che dispone di 7 camere protette tutte a pressione positiva, con la possibilità di invertire la pressione in caso di necessità, per complessivi 10 posti letto. È un centro pensato e studiato secondo gli standard più innovativi affinché i pazienti, che già devono affrontare una malattia importante, con tempi di ricovero molto lunghi, possano avere un comfort eccellente. All’interno del CT è stata identificata una stanza dedicata agli studi di FASE 1 per terapie cellulari. Ad assistere i pazienti c’è un team composto da infermieri, medici e psicologici specializzati. Dopo l’atto dirigenziale della Regione Puglia, che ha notificato il mantenimento dell’accreditamento per il nuovo Centro Trapianti, nel mese di ottobre ha avuto luogo la visita ispettiva per l’accreditamento internazionale JACIE e quella del Centro Nazionale Trapianti, nel corso della quale sono stati riconosciuti i livelli di eccellenza raggiunti. Il Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – leader non solo della Puglia, ma di tutto il Meridione d’Italia – è in attesa dell’ufficialità dell’accreditamento grazie al quale sarà possibile iniziare a trattare i pazienti ematologici utilizzando anche le più innovative procedure terapeutiche che utilizzano le CAR-T.
La nuova Geriatria Sub Intensiva
Nella terza ed ultima tappa, il cardinale Parolin ha inaugurato i nuovi ambienti che ospiteranno la Geriatria Sub Intensiva. Gli anziani che giungono in ospedale in condizioni di emergenza-urgenza il più delle volte sono in condizioni critiche e necessitano di un trattamento intensivo. Da alcuni anni l’Unità di Geriatria dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha riservato al proprio interno alcuni posti letto per la terapia sub-intensiva, dove vengono trattati circa 150 casi/anno che presentano elevata criticità ed un elevato livello di fragilità. In Sub-Intensiva è possibile effettuare il monitoraggio dei parametri vitali e l’erogazione della ventilazione meccanica a cui si associa la metodologia geriatrica. Il progressivo aumento delle richieste di ammissione in questo setting assistenziale ha reso necessario creare dei nuovi posti. La nuova area utilizzata si sviluppa su una superficie di circa 420 mq ed è composta da una zona dedicata all’attività medico sanitaria – sala medici, sala visita, locali di servizio – e una zona di isolamento dedicata con 8 stanze di degenza per complessivi 10 posti letti di Terapia Sub-Intensiva.
Le dichiarazioni del cardinale Parolin
«La visita fatta oggi – ha dichiarato il cardinale nel suo discorso finale al termine della visita in Ospedale – mi ha permesso di toccare con mano quello che l’arcivescovo, padre Franco Moscone, mi raccontava: Casa Sollievo della Sofferenza è un gioiello ed io sono davvero pieno di gioia per questo incontro. Forse tutto questo che abbiamo visto oggi – ha proseguito riferendosi alle inaugurazioni dei nuovi reparti – è da considerarsi parte del paradigma suscitato dalla ormai nota frase pronunciata da Padre Pio il 5 maggio 1956 in occasione dell’inaugurazione di Casa Sollievo: ‘È stato deposto nella terra un seme che il Signore riscalderà con i Suoi raggi d’amore’. Adoperiamoci tutti affinché questo seme prosperi e fruttifichi costantemente in modo che l’Opera sia sempre più luogo di concreto e prezioso sollievo nei confronti di tutti i sofferenti che ad essa si affidano».
«Io vorrei profondamente ringraziare tutti gli operatori di Casa Sollievo della
Sofferenza – ha poi affermato il Segretario di Stato Vaticano –. Ho percepito oggi che qui dentro non solo si lavora in maniera seria e tecnicamente eccellente, ma c’è soprattutto un grande spirito, quello di Padre Pio, che continua a vivere ed essere presente in tutti voi operatori. Vi invito davvero a conservare questo carisma perché questa struttura, questa istituzione possa continuare ad essere un segno della presenza e dell’azione della Chiesa. Grazie, andate avanti, coraggio! Sono contento che sia presente anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e sono contento delle parole che ha pronunciato che ci dicono come la Regione vuole continuare a sostenere, appoggiare e aiutare secondo le sue competenze questa istituzione».
«Vi porto naturalmente il saluto del Papa e come lui fece nel mese di luglio da quella finestra del Policlinico Gemelli, vorrei affermare anche io qui l’impegno della Santa Sede nelle sue varie espressioni perché le strutture della sanità cattolica, e questo Ospedale in particolare, possano continuare ad essere quello che sono sempre state. Casa Sollievo ha un grande passato, ma soprattutto un grande futuro al servizio della popolazione di questa regione e delle regioni limitrofe e vorrei quindi esprimere questo impegno da parte mia e da parte della Santa Sede ad appoggiare questo Ospedale in tutte le maniere possibili».
«Mettiamoci tutta la nostra volontà, il nostro coraggio – ha concluso il Cardinale – perché l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza sia all’altezza della sua vocazione e della sua missione: vocazione e missione che sono state affidate da Padre Pio. Buon Natale a tutti voi, che questo Natale porti tanta gioia e tanta serenità nel cuore di ciascuno, che sia un Natale in cui riprendiamo il nostro cammino con più determinazione».
La dichiarazione del direttore generale Michele Giuliani
«Mi sento innanzitutto in dovere di ringraziare il cardinale Parolin per la sua visita e per il suo messaggio forte di vicinanza all’Opera di San Pio – ha sottolineato il direttore generale dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo, Michele Giuliani –. Ringrazio anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la sua presenza qui oggi. Un ringraziamento accorato va a tutto il personale di Casa Sollievo: 2.700 uomini e donne legati all’Istituto da un profondo senso di appartenenza. Sono loro che hanno dato il massimo in questo 2021 per riprendere l’attività dopo la pandemia e riportarla a regime, permettendoci così di erogare prestazioni sanitarie con indicatori di complessità sempre più elevati. Da questi 2.700 professionisti trarremo la forza per continuare a lavorare per il territorio e per dare risposte a tutti i pazienti che quotidianamente, da ogni parte d’Italia, si rivolgono al nostro Ospedale per alleviare le loro sofferenze».