È giunta alla settima edizione la Conferenza dei Servizi della ASL Foggia.
L’evento, dal tema “Il cambiamento possibile: prossimità delle cure, digitalizzazione dell’assistenza e flessibilità dell’organizzazione”, si è svolto il 16 e il 17 dicembre scorsi presso l’auditorium della Camera di Commercio di Foggia.
Questa edizione è stata fortemente voluta dalla Direzione nonostante la situazione pandemica che ha costretto ad adottare misure di sicurezza importanti e a limitare al 50% la partecipazione in presenza.
Molti i temi affrontati che hanno ruotato intorno all’argomento centrale della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera.
Riorganizzazione dei servizi e presa in carico globale
È stato illustrato il nuovo paradigma per la presa in carico globale della persona: un modello circolare che, in base all’intensità di assistenza necessaria, parte dal territorio con i servizi distrettuali, si sposta in ospedale (in caso di acuzie) e torna al territorio (dopo il raggiungimento della stabilizzazione clinica).
La riorganizzazione dei servizi aziendali è stata una risposta alla pandemia che ha costituito un inedito e imprevedibile stress test per tutto il Sistema Sanitario Nazionale.
“La provincia di Foggia – ha aperto i lavori il Direttore Generale Vito Piazzolla – è la terza provincia d’Italia per estensione e costituisce un unicum per le peculiarità demografiche e orografiche. Assicurare adeguati livelli di assistenza alla popolazione in un contesto orografico così complesso è da sempre una sfida per chi gestisce la sanità. Sfida, diventata ancor più impegnativa a causa del COVID 19. La ASL Foggia, come tutta la Regione Puglia, ha dato prova di una grande capacità di cambiamento e rifunzionalizzazione tempestiva del sistema. Abbiamo riorganizzato i servizi in maniera immediata e puntuale in modo da dare risposte più certe e adeguate sia in tema di assistenza alla persona (soprattutto a domicilio) che di contenimento dei contagi. Una riorganizzazione strategica, in cui un ruolo fondamentale ha avuto anche la sinergia con sindaci, associazioni e privato accreditato”.
“La flessibilità e la prossimità delle cure – ha aggiunto il Direttore Sanitario Antonio Nigri – sono stati i principi ispiratori e gli strumenti grazie ai quali è stato possibile, in brevissimo tempo, riorganizzarci per rispondere meglio alle esigenze sopraggiunte e fronteggiare la pandemia. È stato ed è ancora un periodo non semplice che stiamo affrontando con senso di responsabilità e tanta passione. È la passione quella molla che giustifica l’impegno che stiamo mettendo e che ci spinge a dare un contributo continuo per superare questo momento”.
Flessibilità, prossimità, ma anche digitalizzazione dell’assistenza.
“La digitalizzazione – ha spiegato il Direttore Amministrativo Ivan Viggiano – sta portando a cambiamenti importanti nelle tecnologie, nelle risorse umane, nei processi amministrativi. Cambiamenti che influenzano e influenzeranno tutta l’azione del Servizio Sanitario e della nostra ASL. Dal 2015 ad oggi le postazioni computerizzate sono passate da 400 a 3.000, i software da 6 ad un centinaio. È stato necessario nel tempo superare la resistenza al cambiamento dei dipendenti, formarli e dotarli di competenze digitali.
Un altro settore su cui stiamo lavorando è la reingegnerizzazione dei processi, che consente di ridurre al minimo le operazioni formali, superare la rigidità dei vari passaggi rendendo più facile l’approccio ai cittadini”.
P.N.R.R. e implementazione dell’assistenza territoriale
Nel corso della Conferenza dei Servizi sono intervenute Maria Donata Bellentani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute e Antonella Caroli, dirigente del “Servizio Strategie e governo dell’Assistenza Territoriale, Rapporti istituzionali e capitale umano” della Regione Puglia.
Bellentani ha illustrato le novità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mira proprio a sviluppare l’assistenza di prossimità su tutto il territorio nazionale.
“Oggi – ha spiegato – stiamo lavorando per implementare e migliorare le cure domiciliari, le reti (come quelle delle cure palliative, per citare un esempio), l’assistenza delle persone nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per evitare che si ripetano gli episodi di abbandono visti durante il COVID. Stanno partendo progetti, sono pronte linee di indirizzo per la realizzazione delle strutture di prossimità che diano risposte non solo ai bisogni sanitari, ma anche a quelli sociali”.
“È il momento – ha introdotto Caroli – di potenziare il territorio in modo da superare la visione ospedalocentrica e convincere il cittadino che può trovare nei servizi distrettuali l’assistenza adeguata alle proprie necessità. Abbiamo gli strumenti per far sì che il territorio cresca e che si sviluppi. La sanità del futuro, partendo proprio dal territorio, dovrà diventare così robusta da garantire una assistenza certa e continuativa anche nei momenti emergenziali”.
Interazione Pubblico e Privato
Al tema dell’interazione tra pubblico e privato è stata dedicata una tavola rotonda a cui hanno partecipato, oltre al Direttore Generale Piazzolla e al Direttore Sanitario Nigri: il Direttore Generale di “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo Michele Giuliani; il Presidente del Gruppo Salatto, nonché presidente regionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) Potito Salatto; il Presidente del Gruppo Telesforo, Paolo Telesforo; il Direttore Amministrazione Finanza e Controllo “Universo Salute Opera Don Uva” Cesare Cervia.
Un dibattito proficuo, in cui sono state ripercorse le varie esperienze di collaborazione che hanno riguardato i differenti momenti dell’emergenza pandemica, dal contenimento dei contagi all’assistenza e cura dei pazienti COVID positivi, sino alle vaccinazioni anti COVID.
Associazionismo e Welfare
Come da tradizione, la seconda giornata della Conferenza dei Servizi è stata dedicata al confronto con il mondo dell’associazionismo.
Alla presenza dell’Assessora Regionale al Welfare Rosa Barone, il Direttore Generale Piazzolla e il Direttore Sanitario Nigri, insieme alla responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, Rachele Cristino, hanno incontrato le associazioni iscritte al Comitato Consultivo Misto, coordinate dal Presidente Giovanni Totta.
Nel corso della riunione la Direzione ha ascoltato le richieste delle associazioni e illustrato tutte le novità messe in campo grazie alla digitalizzazione dell’assistenza.
La riunione si è chiusa con l’impegno dell’assessora Barone a farsi portavoce presso i tavoli regionali delle esigenze emerse e ad intervenire, nell’ambito delle possibilità offertele dall’incarico ricoperto, per dare concretezza alle soluzioni che saranno trovate.