Martedì 19 Novembre 2024

Rotice sul Centro Cesarano: “L’Amministrazione comunale avvierà un tavolo di confronto con i soggetti Istituzionali perché possa continuare a garantire le prestazioni”

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E’ ora di dare risposte risolutive alla questione del potenziamento dei servizi socio-sanitari ed assistenziali per Manfredonia. L’Ospedale “San Camillo” (che deve essere rinforzato nel personale e nei servizi specialistici dopo anni di depauperamento) non è l’unico fronte sul quale combattere una battaglia politico-istituzionale non solo per Manfredonia, ma per un comprensorio territoriale molto più ampio.
Un altro fiore all’occhiello, fondamentale per i soggetti più fragili e le loro famiglie, rischia di appassire. E’ il Centro “Andrea Cesarano”, eccellenza della sanità locale, specializzato nella rieducazione neuromotoria intensiva ed estensiva delle patologie disabilitanti, anch’esso in affanno rispetto alla crescente necessità dell’utenza. Nei giorni scorsi ho visitato questa storica struttura della nostra città (apprezzando particolarmente la grande professionalità ed umanità del personale medico-sanitario) , diretto dalla dott.ssa Ermidia Teutonico e che conta su 29 unità operative. Figure specialistiche come terapisti dell’età adulta, logopedisti, kinesiterapista dell’età evolutiva, psicomotricisti dell’età evolutiva, medico fisiatra, assistente sociale, psicologi e neuropsichiatra infantile.
Ma, questa struttura, come ben dimostrato sin dalla sua apertura, ha ben altre potenzialità se messa nelle condizioni ottimali di operare. Come evidenziato dalla dott.ssa Teutonico, considerato l’aumento dell’incidenza dei disturbi del linguaggio e del neurosviluppo, è auspicabile l’aumento delle figura delle logopediste e degli esperti neuropsicomotricità. L’Amministrazione comunale avvierà un tavolo di confronto con i soggetti Istituzionali competenti affinchè il Centro “Andrea Cesarano” possa continuare a garantire le eccellenti prestazioni sin qui erogate e laddove possibile. anche potenziato per evitare i viaggi della speranza in giro per la Puglia e l’Italia dei soggetti più fragili. Nessuno deve essere lasciato indietro. La salute e le cure non sono un optional. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B.
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