Domenica 22 Dicembre 2024

Anticorpi di cittadinanza consapevole e attiva per combattere il virus della mafia

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Dopo il sonoro ceffone ricevuto dai tantissimi cittadini onesti di Manfredonia dall’operazione “Omnia nostra” scaturita dalle indagini, della Direzione Nazionale Antimafia e distrettuale di Bari, e dal contributo delle forze dell’ordine, cui va il nostro ringraziamento, in tanti hanno preso la parola per esprimere il proprio stupore, disappunto e per proporre ricette di lotta alla mafia garganica (una delle tre di cui si parla per il territorio provinciale) non sempre efficaci e di pronta applicabilità.

Il rispetto della legalità è stato sempre ritenuto, da noi cittadini e cittadine di Manfredonia Nuova, un tema di fondamentale importanza anche durante la recente campagna elettorale per l’elezione del sindaco, Manfredonia Nuova ha organizzato un evento pubblico nell’Auditorium Cristanziano Serricchio dal titolo Il coraggio della legalità con l’esimio Dott. Avvocato Antonio la Scala, il nostro Presidente Onorario prof. Italo Magno e la candidata sindaco l’Ing. Giulia Fresca.

E da ultimo, ma non in ordine di importanza il grande evento culturale organizzato dalla nostra rappresentante, la Consigliera Comunale Giulia Fresca della presentazione del saggio “Complici e colpevoli” al teatro Dalla che ha visto la presenza degli autori, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, storico e ed esperto di mafia, affiancati dal Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro e dall’Avvocato Vincenzo Muscatiello, che nel freddo pomeriggio di domenica scorsa hanno scaldato i cuori dei presenti e gettato una luce ancora più sinistra sulla mafia garganica con le argomentazioni sulle ragioni della penetrazione della ‘Ndrangheta nel tessuto politico – economico al Nord. Infatti le parole del Procuratore Gratteri, tagliate sulla ’Ndrangheta calzano a pennello sula mafia di casa nostra: “Gli ‘Ndraghetisti si sono seduti a tavola con il mondo delle professioni con i funzionari pubblici, con uomini delle Forze dell’Ordine e, secondo alcuni collaboratori di giustizia, anche con alcuni magistrati. Una mafia che cogestisce la cosa pubblica, dal momento che discute alla pari con la classe dirigente non su chi debba vincere un appalto, ma sull’opportunità di costruire una determinata opera pubblica e dove”.

Questo ci dice lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei comuni di Mattinata, Monte S. Angelo, Manfredonia, Cerignola, Foggia. Mafia associata ai tentacoli del polpo, ma che a detta della consigliera, Ing. Giulia Fresca, ha più le sembianze di un camaleonte, vista la sua capacità di penetrazione nel tessuto economico, politico e sociale.

Ma ora, che fare per ridare dignità al popolo sipontino?

Ci rincuorano le rassicurazioni del neo eletto sindaco Ing. Gianni Rotice circa la sua presa di distanza dalla mafia e la sua volontà di combatterla, anche attraverso la costituzione di Parte Civile del Comune nel processo che seguirà all’operazione “Omnia nostra”; tuttavia gli chiediamo di indicare se e come intende risolvere, in modo serio il problema del conflitto di interesse relativo alla sua attività imprenditoriale e se intende rivedere i precedenti affidamenti, appalti, concessioni, incarichi, ecc. e soprattutto se intende perseguire la via maestra di contrasto alla mafia attraverso la partecipazione piena e consapevole dei cittadini, sia come singoli, sia come come formazioni sociali; organizzata in forma ordinaria di amministrazione e di governo del Comune in tutti i settori ed a tutti i livelli amministrativi, come ci suggerisce la grande e suggestiva proposta elaborata dal dott. Antonio Nasuti nel suo libro La democrazia rappresentativa e le diverse vie della partecipazione”, che noi di Manfredonia Nuova facciamo nostra.

Questo comporterebbe il formale impegno del Sindaco, già nel primo consiglio Comunale  a modificare lo Statuto Comunale oramai obsoleto, con una sorta di piccola Costituzione, che preveda tra l’altro, l’istituzione di organismi partecipativi che siano di raccordo tra cittadini e Amministrazione comunale, senza oneri aggiuntivi, che potremmo chiamare “FORUM SOCIALI”, o CONSULTE (o come si vuole) che si riuniscono almeno una volta al mese per:

  1. A) operare con la possibilità di intervenire con proposte in materia di programmazione economica e su talune scelte di entrate e spese di bilancio;
  2. B) rappresentare, in discussioni pubbliche, aperte al sindaco ed agli assessori, al Comune ed alle altre istituzioni pubbliche, rapporti e studi sugli effetti delle scelte pubbliche in materia urbanistica, economico-sociale, nonché sull’erogazione dei servizi pubblici e di gestione del patrimonio e demanio pubblico.

La conseguenza più importante della redazione del nuovo Statuto comporterà, anche un incremento della partecipazione popolare e della capacità di comprensione e partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della “cosa pubblica”, per cui i forum sociali potranno diventare vero volano per stimolare la popolazione alla partecipazione democratica dal basso, nonché Istituto democratico per formare i nuovi dirigenti di domani, capaci di occupare cariche elettive e di promuovere la gestione democratica della Polis, ripristinando il vero significato dell’accezione “Politica” oggi molto deteriorata e bistrattata, ovverosia la capacità di prendersi cura della città per la sua rinascita culturale, economica, etica e morale e anche spirituale.

 

 

ASSOCIAZIONE CULTURALE E POLITICA                                     La Presidente   pro tempore                                      

 MANFREDONIA NUOVA                                                                    Pro.ssa Iolanda D’Errico                  

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