Meno limiti e costi inferiori per l’ampliamento delle attività, contro il giogo degli asservimenti
Carrabba: “Si a riuso e trasformazione dei fabbricati con l’incremento dell’indice di edificabilità”
“L’ampliamento delle attività produttive delle aziende agricole, senza limitazioni di superficie coperta e di volume, è un’ottima cosa. Per questo motivo CIA Agricoltori Italiani della Puglia ritiene che la proposta di legge di cui si è fatto promotore il consigliere regionale Antonio Tutolo sia da sostenere”. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori, a intervenire sull’iniziativa legislativa promossa dall’ex sindaco di Lucera. La proposta risponde modernamente, e nel rispetto del paesaggio, alle richieste da parte di tutto il mondo agricolo di snellire l’iter burocratico finalizzato all’ottenimento dei permessi. Un intervento che parte dalla modifica della legge regionale 56 del 31 maggio 1980 su “Tutela e uso del territorio”. L’esigenza avvertita dagli imprenditori agricoli, infatti, è quella di poter programmare ampliamenti delle proprie aziende nel rispetto di tutti i vincoli, semplificando e uniformando le procedure per l’insediamento in zona agricola e prevedendo una più estesa possibilità di uso edilizio per lo sviluppo imprenditoriale del comparto primario e delle attività ad esso connesse.
Si tratta, dunque, di una proposta di legge che permette alle aziende che realizzano opifici di poterlo fare asservendo le superfici di proprietà, evitando l’acquisto di asservimenti da terzi che comporta un notevole aggravio di costi.
Per CIA Puglia, è fondamentale agevolare gli investimenti con procedure autorizzative più snelle, meno dispendiose, capaci di garantire la precedenza a interventi di riuso e trasformazione dei fabbricati esistenti, anche attraverso l’incremento dell’indice di fabbricabilità fondiaria, così da sottrarre che investe alle dinamiche speculative del mercato che riguarda gli asservimenti.