La risposta del WWF al ritrovamento del cormorano sparato ed impiccato di fronte l’Oasi lago Salso
Dopo il ritrovamento di un cormorano ucciso (impiccato e con una cartuccia in bocca) nell’Oasi Lago Salso del Parco Nazionale del Gargano, siamo rimasti sorpresi e indignati. Un gesto così violento è assolutamente intollerabile, soprattutto perchè avvenuto davanti la stazione dei carabinieri forestali dell’Oasi.
È un gesto che sa chiaramente di intimidazione dopo gli ultimi avvenimenti legati proprio all’Oasi Lago Salso: come la distruzione di circa 150 ettari di habitat naturale e la recente istituzione di un’oasi di protezione da parte della Regione Puglia, richiesta sempre dal WWF a norma di legge, proprio per tutelare l’area contigua all’oasi dalle attività venatorie.
Questo è un’area in cui sono fondamentali la presenza delle istituzioni e il controllo delle forze dell’ordine. Per questa ragione facciamo richiesta sia all’Ente Parco Nazionale che alla Regione Puglia non solo di aumentare la vigilanza ed il controllo sul territorio, ma anche di prendere provvedimenti creando nuove oasi di protezione (L.R. 59/2017) e formalizzando aree contigue al Parco Nazionale (ai sensi della L. 394/91).
Chiediamo al Presidente del Parco Nazionale del Gargano prof. Pasquale Pazienza di ricostituire il legame virtuoso con le scuole, da cui manca da troppi anni. La conoscenza, la formazione e l’educazione sono fondamentali per creare i “cittadini del Parco” del domani.
Invitiamo inoltre la Provincia di Foggia a rendere operative le guardie ecologiche volontarie (GEV) ormai in stand by da troppi anni, mai rese operative sul territorio eppure fondamentali nel coadiuvare l’azione delle forze dell’ordine.
Facciamo appello non per ultimo anche alle associazioni venatorie locali, sempre molto attente sul territorio, chiedendo di prendere pubblicamente le distanze da questi atti di bracconaggio e di segnalare alle forze dell’ordine ulteriori violazioni.