L’ultima operazione antimafia conferma la pericolosità sociale e la pervasività economica e politica della criminalità manfredoniana, montanara e viestana.
Ringraziare lo Stato per la costante e positiva azione di contrasto è doveroso; altrettanto lo è richiamare le istituzioni territoriali, le forze politiche e le organizzazioni sociali alla doverosa azione di tutela del bene comune e di costruzione di reti di antimafia sociale.
A Manfredonia è appena terminato il commissariamento straordinario del Comune, provocato dall’esistenza di infiltrazioni e pressioni mafiose, che già ci troviamo a fare i conti con la pericolosità della “zona grigia”, quella in cui operano professionisti, imprenditori, politici per influenzare il governo della nostra città.
L’emergenza legalità, dunque, è tutt’altro che superata; anzi, nel Consiglio comunale ci sarà anche un eletto della coalizione a sostegno del sindaco Rotice. Cosa intende fare il sindaco? Come pensa di agire per garantire l’integrità e la credibilità dell’istituzione che rappresenta? Quali strumenti concreti adotterà per evitare le infiltrazioni e le pressioni mafiose?
I manfredoniani sono chiamati a svolgere il proprio dovere civico, innanzitutto denunciando le minacce estorsive, tanto quanto il primo cittadino è chiamato a svolgere una positiva azione istituzionale e culturale di promozione della legalità.