In una fase storica nella quale promuovere il rispetto dell’ambiente diventa una necessità formativa e civica, la scuola deve cercare di allargare la propria responsabilità educativa verso nuovi equilibri ambientali. Con l’intento di comunicare ed 
attuare un processo virtuoso, che conduca le giovani generazioni verso un cambio di rotta circa il rispetto e la conoscenza dell’ambiente, si è tenuto presso la scuola “G. T. Giordani” di Manfredonia un incontro che ha coinvolto le classi seconde. L’evento, dal titolo “Antropocene e Biodiversità, il ruolo dell’uomo nel mantenimento degli equilibri naturali”, si è svolto a partire dalle ore 10.00 di martedì 30 novembre presso l’auditorium dell’istituto di via Barletta. Gli esperti del Centro Studi per l’Ecologia e la Biodiversità degli Appennini (ramo operativo Project Wolf Ethology) hanno tenuto diversi interventi volti a sensibilizzare gli alunni circa l’importanza della salvaguardia della biodiversità e del ruolo dell’uomo quale elemento determinante nel mantenimento degli equilibri naturali, sempre più messi a dura prova da sbagliate abitudini quotidiane. L’incontro, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Lara Vinciguerra, e dalla prof.ssa Anna Taronna, ha visto la partecipazione di diversi specialisti, tra cui la dott.ssa Francesca Trenta (infermiera veterinaria), il biologo Matteo Ferretti, ed il Dott. Andrea Gallizia, che ha affrontato il tema della comunicazione nel mondo animale. Un focus interessante ha riguardato le tartarughe, ed in modo particolare la Caretta Caretta, specie del bacino mediterraneo sempre più minacciata e che spesso fa capolino proprio sulle rive del nostro golfo. Lo scrittore spagnolo José Ortega y Gasset nel secolo scorso ebbe a dire: “Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso”. Educare al rispetto dell’ambiente, dunque, equivale ad educare sé stessi al rispetto del futuro di ciascuno di noi. La “Giordani” c’è!
Giovanni Gatta
