Venerdì 27 Dicembre 2024

La reazione di Manfredonia Nuova alle accuse di Agiamo

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COME ERA da aspettarselo è arrivata la replica di Manfredonia Nuova ai «violenti attacchi scagliati contro la nostra Consigliera comunale di prossima nomina, Ing. Giulia Fresca, da parte del Presidente dell’Associazione Agiamo, per i quali si sono utilizzati tutti gli insulti e le accuse lanciate durante la campagna elettorali dai suoi detrattori, senza neanche risparmiarsi di tirare in ballo il nostro Presidente onorario, prof. Italo Magno».

LA PRESIDENTE di MN, Iolanda D’Errico firmataria del documento, rileva in via preliminare come «pare alquanto strano che essi (Agiamo, ndr) non fossero in grado di verificare da soli quale valore avevano accanto, visti i tanti incontri, i colloqui e dibattiti tenuti dall’ing. Giulia Fresca con la formazione Agiamo e con tutti i cittadini di Manfredonia». Eppertanto secondo Manfredonia Nuova la «rabbiosa reazione di Agiamo al deludente risultato elettorale» sia dovuta alla non elezione di un loro candidato. Tant’è che la presidente D’Errico avverte «gli amici di Agiamo che stanno usando ogni mezzo, lecito ed illecito, con epiteti e ingiurie, che si mettano l’animo in pace a delegittimare una donna, l’ing. Giulia Fresca con il solo obiettivo di costringerla alle dimissioni da consigliere comunale e far entrare in consiglio il loro candidato Massimiliano Ritucci».

LA NOTA di MN chiarisce alcuni retroscena di una campagna elettorale impostata male e condotta peggio da cui gli esiti deludenti: dalle tre liste è risultata eletta la sola Giulia Fresca. «La coalizione non ha mai funzionato» ammette MN «e Agiamo non faccia finta di non sapere che per loro volontà e nell’intento di prendersi tutto lo spazio pubblico, a nostro danno che abbiamo subito solo perché eravamo nel pieno della campagna elettorale. Non addossino pertanto la responsabilità a Giulia Fresca».

ANALOGA chiarificazione in merito a chiacchierati incontri con i candidati sindaci dell’ing. Fresca: «ha solo risposto – annota D’Errico – con una eleganza politica mai vista prima, al dovere civico e politico di ascoltare le loro intenzioni nell’interesse della città. Dopo di che ha deciso di non accettare per lavorare con coerenza ed onestà intellettuale come consigliera di opposizione». Anche a riguardo delle «sottese allusioni riguardanti il nostro presidente onorario prof. Italo Magno» la presidente di MN conferma che «non ha fatto mistero della sua piena convinzione che sarebbe stato interesse della città stabilire le giuste alleanze, sia prima che dopo le elezioni, senza alcuna contropartita o interessi di bottega, trovando in Agiamo un ostacolo invalicabile. Abbiamo lavorato e continueremo – annuncia – seguendo lo scopo di migliorare la vita dei nostri concittadini e siamo pronti a condividere ogni buona causa. Manfredonia Nuova ha avviato una riflessione interna su come rispondere adeguatamente al cambiamento che i cittadini hanno espresso con il voto. Abbiamo scelto di essere propositivi ed efficienti nell’azione di opposizione insieme alla consigliera comunale di prossima nomina Giulia Fresca, perciò accoglieremo le istanze che ci verranno presentate dai cittadini che si fidano del nostro operato». Auspicando infine che «si ponga termine a questo triste spettacolo mediatico» MN non esclude il ricorso alle vie legali.

VIE LEGALI che sono state intraprese da Giulia Fresca che in un post afferma che «è chiaro che è in atto una campagna diffamatoria a 360 gradi per consentire ad una sigla di usurpare un risultato elettorale e dare a “Mangiafuoco” la possibilità di programmare il proprio futuro personale. Vado avanti – annuncia – per onorare un mandato consegnatomi dai cittadini, a testa alta e schiena diritta come ho sempre fatto in 50 anni. La Politica non è questa: questa è insistenza delle oscenità, è “pornografia politica”».

STRASCICHI penosi di una campagna elettorale che ha espresso il peggio di una giusta contesa per assicurare alla città il meglio per quella svolta politica e sociale fondata su valori sani e edificanti. L’auspicio è che da quei pessimi esempi vengano propositi positivi e costruttivi utili ad una effettiva e sicura ripartenza della città. Per qualche verso dei barlumi di segnali in tal senso parrebbero arrivati. Su altre piazze l’eletto sindaco della città festeggiava il successo con grande concorso di popolo. Si vedrà nel prosieguo in che modo queste premesse saranno sviluppate e messe in atto. L’alba per Manfredonia deve ancora arrivare.

Michele Apollonio

 

 

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