Il governo approva il nuovo decreto che introduce un «doppio regime» tra chi è vaccinato o guarito e chi invece ha scelto di non immunizzarsi. E chiude ai no vax la possibilità di accedere alle attività ricreative.
Il provvedimento entra in vigore il 6 dicembre e sarà valido fino al 15 gennaio 2022.
La novità più importante riguarda il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale perché sarà obbligatorio avere almeno il tampone con esito negativo.
In zona bianca la mascherina resta obbligatoria soltanto al chiuso, mentre in zona gialla, arancione e rossa è obbligatoria all’aperto e al chiuso. In tutte le zone è sempre obbligatorio portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti.
Il decreto prevede un nuovo sistema per potenziare i controlli: «Entro 3 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente». In questo modo si cerca di rafforzare le verifiche da parte dei gestori dei locali, ma soprattutto da parte delle forze dell’ordine e dunque sarà modificato anche l’algortimo della App C 19 che valida il green pass.
Il green pass si sdoppia
D’ora in poi ci saranno due green pass. Uno, «rafforzato», viene rilasciato alle persone vaccinate o guarite, un altro, «base», viene rilasciato a chi si sottopone a tampone molecolare o antigenico. Il green pass «rafforzato» ha una validità di nove mesi a partire dall’ultima somministrazione di vaccino o dal certificato di avvenuta guarigione. Il green pass «base» ha validità 72 ore se rilasciato con tampone molecolare negativo, 48 ore se rilasciato con tampone antigenico negativo. Il green pass «rafforzato» vale già in zona bianca e non prevede le restrizioni delle zone gialle e arancioni.
Restrizioni solo in zona rossa
Il sistema della divisione per fasce di colore rimane in vigore, ma chi ha il green pass «rafforzato» non deve rispettare le restrizioni previste in zona gialla e arancione. In zona rossa scattano invece le restrizioni per tutti. Si entra in fascia gialla con 50 casi settimanali per 100mila abitanti, 15% di posti occupati in area medica, 10% di posti occupati in terapia intensiva. Si entra in fascia arancione con 150 casi ogni 100.000 abitanti, il 30% in area medica e il 20% in terapia intensiva. Si entra in fascia rossa con più di 150.
L’obbligo di vaccino
Dal 15 dicembre scatta l’obbligo di terza dose o richiamo per il personale sanitario e per i lavoratori che accedono alle Rsa. Dalla stessa data scatta l’obbligo vaccinale per:
– personale amministrativo della sanità;
– docenti e personale amministrativo della scuola;
– militari;
– forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
La terza dose o il richiamo sono consentiti cinque mesi dopo l’ultima somministrazione. Possono sottoporsi al vaccino anche gli under 40.
I lavoratori
Per andare al lavoro basterà esibire il green pass «base» e quindi essersi sottoposti a tampone molecolare (valido 72 ore) oppure antigenico (valido 48 ore). Le regole per i lavoratori rimangono quelle già stabilite e quindi per accedere alla mensa servirà il green pass «rafforzato». I controlli dovranno essere effettuati preferibilmente all’ingresso e potranno essere svolti a campione. Il lavoratore senza il green pass all’interno dei locali di lavoro rischia la sospensione o una sanzione amministrativa dai 600 ai 1.500 euro. Chi non controlla rischia da 400 a 1.000 euro.
Bar, ristoranti e discoteche: ingresso solo per chi è vaccinato
A partire dalla zona bianca il green pass «rafforzato» consentirà l’accesso in tutti i locali pubblici al chiuso. Il decreto approvato dal governo contiene la lista dei luoghi dove, in zona bianca, possono accedere soltanto le persone vaccinate o guarite.
Si tratta di:
– spettatori di eventi sportivi: quindi stadi e palazzetti dello sport;
– ristorazione al chiuso: quindi bar, ristoranti, pub, pasticcerie;
– feste e discoteche;
– cerimonie pubbliche.
In zona gialla chi ha il green pass «rafforzato» non avrà l’obbligo nei ristoranti e bar al chiuso di stare al massimo in quattro al tavolo. Le discoteche potranno rimanere aperte.
In zona arancione i ristoranti e i bar rimarranno aperti, ma negli spazi al chiuso potranno entrare soltanto coloro che hanno il green pass «rafforzato». Non si applicheranno le riduzioni delle capienze per gli stadi, i palazzetti dello sport, i cinema e i teatri.
In zona rossa le restrizioni attualmente in vigore si applicheranno anche a chi ha il green pass «rafforzato».
La stretta per palestre e piscine
A partire dalla zona bianca l’accesso alle palestre, alle piscine e ai circoli sportivi al chiuso sarà consentito con il green pass «base» quindi anche con tampone molecolare dall’esito negativo (valido 72 ore) oppure antigenico dall’esito negativo (valido 48 ore). Il decreto introduce l’obbligo di avere il green pass «base» per accedere agli spogliatoi. Le stesse regole valgono anche in zona gialla. In zona arancione le palestre, le piscine e i circoli sportivi al chiuso rimangono aperti ma saranno accessibili soltanto per chi ha il green pass «rafforzato», quindi è vaccinato oppure è guarito. In zona rossa le palestre, le piscine e i circoli sportivi al coperto sono chiusi anche per chi ha il green pass «rafforzato».
Per gli impianti sciistici rimangono le regole attualmente in vigore e dunque:
– in zona bianca e gialla sarà possibile accedere con il green pass «base»;
– in zona arancione sarà possibile accedere agli impianti sciistici soltanto a chi ha il green pass «rafforzato»;
– in zona rossa gli impianti sciistici sono chiusi anche per chi ha il green pass «rafforzato».
Alberghi in zona bianca
Per entrare negli alberghi anche in zona bianca sarà necessario esibire il green pass «base» quindi avere un tampone molecolare con esito negativo (valido 72 0re) o antigenico con esito negativo (valido 48 ore).
All’interno delle strutture servirà il green pass base per accedere ai ristoranti, ma soltanto per chi alloggia, nelle piscine, nelle palestre, nei centri benessere e negli spogliatoi. Al momento non sono state previste restrizioni ulteriori per chi arriva dall’estero ma il governo sta valutando misure di controllo alle frontiere per chi proviene dai Paesi dove alto è il numero di contagi.
Rimangono uguali le regole per chi va all’estero e dunque bisognerà verificare le restrizioni adottate da ogni Paese e compilare sempre il PLF (Passenger Locator Form) obbligatorio per tutti i passeggeri in arrivo in Italia, attraverso qualsiasi mezzo di trasporto, prima del proprio ingresso nel territorio nazionale.
Rimangono in vigore i corridoi turistici Covid Free per le seguenti destinazioni: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam).
I test per viaggiare
Per viaggiare sui treni dell’Alta velocità e sugli aerei basta avere il green pass «base», quindi avere un tampone molecolare con esito negativo (valido 72 ore) oppure antigenico con esito negativo (valido 48 ore).
Il decreto introduce lo stesso obbligo per gli altri mezzi di trasporto. Nell’elenco è stato inserito:
– il trasporto ferroviario regionale, quindi gli Intercity e i treni dei pendolari;
– il trasporto pubblico locale, quindi autobus, pullman e metropolitane.
Rimane da risolvere il problema dei controlli. Sarà una circolare del ministero dei Traporti a dover stabilire le modalità di verifica.
Attualmente è previsto che per i treni dell’Alta velocità il controllo avvenga preferibilmente al momento dell’accesso al varco con verifica di corrispondenza tra il titolare del biglietto e del green pass. Il protocollo stabilisce che in caso di un positivo a bordo il convoglio debba essere fermato.
Sugli aerei il controllo deve essere effettuato al momento dell’imbarco con verifica di corrispondenza tra il titolare del biglietto e del green pass. Negli aeroporti è prevista la misurazione della temperatura.