Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.
“L’ultimo atto di un copione che grida vendetta e che racconta del costante ed ingiustificato depauperamento dell’ospedale di Manfredonia: il direttore del dipartimento di Maternità e Infanzia ha disposto la sospensione delle attività chirurgiche ginecologiche del nosocomio, trasferendole a Cerignola e San Severo. Le ragioni di questo affronto ad una comunità di quasi sessantamila abitanti, che diventano centomila ove si considerino i centri viciniori di Zapponeta, Mattinata, Monte S. Angelo, Vieste, sono ancora più offensive: ‘carenza di anestesisti e di personale del comparto’, unitamente alla ‘scomparsa e successiva ricomparsa dello strumentario chirurgico dedicato alle IVG’.
Allora, pongo alcuni quesiti: anziché trasferire le prestazioni sanitarie altrove, perché non è stato richiesto altro personale? Il direttore generale della Asl di Foggia è consapevole che ciò dipenda esclusivamente da lui? Perché, dunque, non provvede a potenziare una struttura sanitaria che da sempre eroga un servizio fondamentale ad una comunità numerosissima? La verità è che c’è qualcuno – da tempo – che ha deciso di smantellare il ‘San Camillo’ di Manfredonia, condannandolo ad una morte lenta e silenziosa. Ma noi non resteremo in silenzio e chiediamo conto alla direzione generale della Asl e alla Giunta regionale per sapere se l’operato del direttore del dipartimento sia in linea con i loro intendimenti o se si tratti di uno ‘scippo’ al nostro ospedale senza alcuna giustificazione. Adesso la misura è veramente colma”.