E MENTRE L’ELETTO sindaco della città. Gianni Rotice, si è insediato nel suo ufficio di Palazzo San Domenico, sede del municipio, e si accinge a dare corso alla formazione della giunta amministrativa, il mondo politico impegnato nella difficile competizione elettorale, sta rientrando nei rispettivi ranghi in attesa di sostenere i propri rappresentanti in consiglio comunale, nel non facile lavoro cui sono chiamati.
UN MOMENTO di riflessone su quello che è stato e che probabilmente poteva essere e che si ritiene potrebbe o dovrebbe essere. Col senno di poi le cose si vedono ben diversamente anche se non manca chi persiste stoltamente nel non vedere le pecche e i limiti del proprio orticello e attribuire ad altro i propri insuccessi. Fuori da questo metodo è certamente il “punto” che “Manfredonia Nuova” fa su quello che è stato il suo impegno elettorale.
INTANTO va preso atto delle dimissioni della presidente Enrica Amodeo, sostituita pro tempore da Jolanda D’Errico. Un modo esplicito e democratico di «prendere atto di quello che è stato, anche perché siamo consapevoli di aver commesso anche noi degli errori che sono alla base del nostro risultato elettorale». Tra gli «errori rilevanti» annovera quello «di non esserci imposti come avremmo dovuto, quando chiedevamo di allargare le alleanze ricevendo un rifiuto di cui noi non capivamo le ragioni; la nostra campagna elettorale non è apparsa ben visibile, oscurata da una certa smania di apparire di alcuni candidati».
UNA ESPLICITA dichiarazione di “mea culpa” che segnala l’associazione culturale e politica “Manfredonia Nuova”, come modello democratico che va ben oltre il protagonismo e la politica utilitaristica, esplicito esempio che probabilmente dovrebbe essere seguito da più di qualcun altro proprio in vista del prosieguo dell’azione politica senza veli e recriminazioni. Un modo di pensare e agire chiaro e deciso, premesse essenziali per quel rinnovamento culturale, politico e amministrativo che tutti, senza distinzione di colori e ideali, dovrebbero adottare.
RIAFFERMATO che «Noi di Manfredonia Nuova, accettiamo rispettosamente il risultato elettorale, con l’augurio che il nuovo Sindaco di Manfredonia, l’ing. Gianni Rotice, prenda doverosamente atto della situazione disastrosa in cui la mala politica ha ridotto la città ed usi ogni accorgimento per risanarla e rilanciarla, secondo quanto promesso in campagna elettorale, sul piano amministrativo, economico, ambientale e morale, riportandola agli antichi splendori», la presidente D’Errico riconosce «che ci aspettavamo molto di più dalla nostra popolazione, visto il notevole contributo civile profuso da Manfredonia Nuova in tutti questi anni portando avanti una battaglia senza risparmio di energie. In qualche modo ci ripaga il grande successo riportato dall’ing. Giulia Fresca, la candidata sindaca con il più altro gradimento elettorale personale. La nostra – ribadisce D’Errico – è stata una scelta politica lungimirante, perché l’idea di una giovane donna competente e di grande umanità, che ha conquistato e coinvolto tutta Manfredonia, era la giusta chiave per preconizzare uno sviluppo migliore per la nostra città. Questa, per noi, è stata già una grande vittoria. Siamo pertanto certi e consapevoli – afferma infine – che la generosa disponibilità di Giulia Fresca, verso una città che non sempre è stata benevola nei suoi confronti, continuerà ad essere offerta attraverso la sua presenza in Consiglio comunale. Noi di Manfredonia Nuova le saremo accanto per contribuire a cambiare questa nostra amata città».
Michele Apollonio