Nel porgere le congratulazioni per il risultato elettorale, rivolgo come Pastore della Chiesa che è in Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo i migliori auguri di buon lavoro al neo eletto Sindaco di
Manfredonia e ai componenti della nuova Giunta e a tutto il Consiglio Comunale per un fattivo e proficuo lavoro, teso a soddisfare le aspettative di tutta la cittadinanza con saggia equità. Molte sono le sfide che Manfredonia chiede ancora di affrontare, tuttavia, sono certo che, attraverso un’azione amministrativa, fatta di concertazione, collaborazione e sinergia, molti obiettivi potranno essere raggiunti.
Mi auguro che da subito, la nuova Amministrazione dia vita ad un tavolo permanente di confronto con le associazioni di categoria e con tutti i cittadini in modo da affrontare in maniera sistematica le principali problematiche che affliggono Manfredonia.
La nostra Chiesa locale sarà come sempre disponibile al dialogo e a fornire collaborazioni e valutazioni che vadano nell’esclusivo interesse dello sviluppo della città e siano di supporto per chi ogni giorno in questa splendida città vive e lavora, contribuendo efficacemente alla sua crescita. Tuttavia, siccome il primo dato significativo che emerge da questa importante tornata elettorale è quello
della scarsa partecipazione al voto, così minima che ha fatto registrare la percentuale più bassa di votanti dal 1946, desidero esprimere il mio fondato timore di Pastore che si tratti di un fenomeno più profondo, che cioè vi sia una parte notevole dell’elettorato, intorno al 56,7%, che ritiene irrevocabilmente che la politica non incida in alcun modo sulla sua vita, e che meno ancora, in quanto ‘delusa’, si sente impotente essa stessa di incidere sulla politica. Siamo di fronte a qualcosa di più della convinzione qualunquista basata sul “tanto sono tutti uguali”, o all’indifferenza nei confronti della democrazia, ma a una maggioranza di cittadini che non solo ha perso fiducia nei partiti, ma soprattutto, dato ancora più grave, ha perso fiducia nelle istituzioni democratiche. Dunque, un fenomeno profondo quello della astensione che non è semplice qualunquismo, ma sfiducia che preoccupa e che bisogna assolutamente ridimensionare.
Oggi, quello che si chiede agli amministratori e che tutti i cittadini si aspettano è una vera capacità progettuale, che vada oltre l’orizzonte ristretto del presente e si apra ad una nuova idea di Manfredonia per una sua crescita complessiva nell’ottica del bene comune, perché, come dice papa Francesco “Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto” (Messaggio per la LII Giornata mondiale della Pace).
E’ allora il momento di riannodare i fili spezzati della nostra storia partendo dal valore della condivisione per una comunità solidale e attenta che cominci a mettere in pratica lo stare vicino alla gente, ai bisogni e problemi, e sono tanti, e che spesso per pudore finiscono col restare sommersi, avviando urgentemente una nuova stagione che si contraddistingua per l’unità di intenti, per la cittadinanza attiva e per la collaborazione tra tutti, anche con i Comuni viciniori al fine di rendere comprensibile e chiaro l’intrapreso iter della procedura di bonifica del SIN di Manfredonia e dei suoi tempi di realizzazione. Pertanto, come Pastore della Chiesa del Gargano che, come sosteneva P. Pio da Pietrelcina, è “una cattedrale a cielo aperto”, rinnovo al neo eletto Sindaco e alla nuova Amministrazione che presto si insedierà a palazzo s. Domenico, i più cordiali auguri di un proficuo lavoro orientato verso una più elevata crescita sociale e culturale della città, come è nelle enormi potenzialità di Manfredonia, rimaste da più tempo disattese e non comprese, rispondendo alle forti aspettative dei cittadini, attraverso un’azione amministrativa esercitata nell’esclusivo interesse dell’intera comunità manfredoniana, all’insegna della legalità, della costruzione del bene comune e dell’unità di intenti. Sarà certamente questo l’urgente e significativo passo di ripartenza e di resilienza di Manfredonia da tutti caldamente auspicato.
Manfredonia, 22 novembre 2021 + p. Franco Moscone crs
arcivescovo
La venuta di Emiliano a Manfredonia, l’ultimo giorno di campagna elettorale, ha convinto gli elettori di sinistra di rimanere a casa e non votare. Chiaramente, non è stato Emiliano a sollecitare l’astensione, sono stati in verità tutti quelli che sono saliti sul palco ad affiancarlo, sentendo evidentemente un odore di vittoria, che con la loro presenza attestavano che nulla sarebbe cambiato a Manfredonia con Prencipe Sindaco ma tutto sarebbe continuato secondo la storia dei 25 anni precedenti e i “sinistri” ns. concittadini ne hanno piene le tasche! A costoro voglio assicurare che questa volta, una scelta errata, porterà la nostra città ad una rinascita e ad una nuova vita. Ne sono convinto per una serie di ragioni.
Manfredonia è amata in quasi tutta la Provincia e anche da molti ns. corregionali e l’ho constatato di persona. Tutti si aspettano che la rinascita di Manfredonia faccia da traino per tutto il territorio, e il nuovo Sindaco, l’Ing. Gianni Rotice, comunque si pensi, è una eccellenza manfredoniana. E’ un imprenditore con esperienza, conosciuto in tutto il territorio nazionale negli ambienti istituzionali, e questo è già una carta a suo favore.