Chiediamo al Parco Nazionale del Gargano e alla Provincia di Foggia di fare chiarezza sull’accaduto
Nei giorni 13 e 14 c.m. presso l’ex Idroscalo Ivo Monti della laguna di Varano (Cagnano Varano FG) hanno avuto luogo i campionati nazionali di jetsurf. Evento che abbiamo fin da subito messo in discussione in quanto ritenuto sensatamente impattante per l’ambiente e soprattutto per l’avifauna della laguna di Varano, ma come se ciò non bastasse, siamo rimasti sconcertati che tale evento sia stato patrocinato sia dal Parco Nazionale del Gargano che dalla Regione Puglia.
Prendendo atto della decisione del Comune di Cagnano Varano, abbiamo messo al corrente sia il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) che l’Assessorato all’Ambiente della Regione per chiedere di verificare se tale evento non dovesse, come minimo, essere soggetto a valutazione d’incidenza ambientale in quanto l’area umida rientra non solo nel Parco Nazionale del Gargano, ma è anche un sito NATURA 2000 ai sensi della Direttiva Habitat 92/43 in quanto designata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT9110037 “Laghi di Lesina e Varano” e nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT9110001 “Isola e Lago di Varano”, nonché Important Bird Area 128 – “Laghi di Lesina e Varano”. Abbiamo inoltre ricordato che in questo periodo nella laguna svernano centinaia di uccelli migratori e che, essendo l’evento svolto di sabato e domenica quindi in giornate di caccia, si sarebbe messo seriamente a rischio la fauna protetta.
Ovviamente il MiTE, dandoci ragione, ha chiesto rapidamente alla Regione Puglia di “porre in essere ogni misura volta ad assicurare la salvaguardia delle aree suddette, anche in riferimento al necessario espletamento della Valutazione di Incidenza”, in risposta la Regione dispone che “si rende necessario sottoporre a valutazione di incidenza qualsiasi piano, progetto, intervento o attività che possa avere incidenze significative sui suddetti siti Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei siti stessi. La stessa sarebbe quindi di competenza della Provincia di Foggia, delegata ai sensi di quanto disposto dalla Lr 17/2007 e smi.”.
La palla, finita in mano al Settore Assetto del Territorio e Ambiente della Provincia di Foggia, non ha potuto far altro che finire “fuori dal campo” disattendendo quanto richiesto dalla Regione Puglia nella missiva; precisamente la Provincia determina di “NON assoggettare alla procedura di valutazione appropriata” e presenta una nota non solo con informazioni carenti e pleonastiche, ma afferma che le tipologie d’intervento proposte sono tali da NON determinare “incidenze negative e/o dirette sui Siti Natura 2000 né degrado di habitat e/o di specie di interesse comunitario”.
Noi del WWF Foggia abbiamo forti perplessità su come si è svolta l’intera procedura, molto carente dal punto di vista dei contenuti ma soprattutto perché non ha tenuto conto di numerosi aspetti (l’impatto delle emissioni sonore o che sabato e domenica sono giornate di caccia e gli animali spaventati sicuramente sono andati sotto il tiro dei cacciatori nelle zone limitrofe dove l’attività venatoria è permessa) chiediamo quindi al Presidente Nicola Gatta della Provincia di Foggia di fare chiarezza sull’intera procedura che sicuramente finirà sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea.
Chiediamo inoltre all’Assessore allo sport della Regione Puglia Raffaele Piemontese come ha fatto a dare il patrocinio ad un evento che, come evidenziato dal MiTE e dal medesimo Assessorato all’Ambiente della Regione, fosse privo delle debite autorizzazioni ambientali?
Il Parco Nazionale del Gargano vive uno dei suoi momenti più bui della sua storia, la conservazione della natura è messa da parte, un presidente che confonde il suo ruolo con quello di un assessore al turismo, mentre le associazioni ambientaliste proteggono il territorio affidandosi solo alle Forze dell’Ordine piuttosto che alle Istituzioni (basta citare i danni subiti nell’Oasi Lago Salso o i rischi per fortuna scongiurati di tagli nella Foresta Umbra).
Se c’è una lezione che dobbiamo imparare dal 2020 è che la nostra salute dipende dalla salute della natura, l’ambiente non è più una risorsa da sfruttare ma un bene da tutelare per il nostro futuro e l’interesse meramente economico non può più prevalere sull’ambiente o celarsi dietro la maschera dello sviluppo del territorio perché i tempi e le competenze sono maturi per trasformare il concetto di eco-sostenibilità in risorsa. Noi del WWF Foggia siamo stupiti dall’atteggiamento della Provincia di Foggia e dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, dalle semplicistiche autorizzazioni e dai superficiali patrocini, chiediamo più attenzione e responsabilità.