L’esito del confronto elettorale, avvenuto domenica 7, non ha restituito un bisogno e/o voglia di città diversa, nuova, migliore.
Dal voto è emersa una grande frammentazione, che vede i due candidati sindaco e compagini ora al ballottaggio, forti di liste e personalità, non rappresentare l’espressione di una vera volontà popolare ma di una somma quasi del tutto numerica di voti che preludono l’assenza di entusiasmo democratico.
La nostra proposta, nuova e forse anche un pò in controtendenza con le altre, ha tentato di percorrere una strada diversa, basata sulle competenze, sulle proposte politiche, sociali ed economiche per la città.
Ma ci siamo resi conto, con dati alla mano, che non è bastato.
Ci siamo resi conto che il voto d’opinione non esiste, almeno in parte.
Un risultato che comunque ci lusinga, confermandoci al 5,13% come preferenze per il nostro candidato sindaco Tommaso Rinaldi (1471 voti) e al 4,91% come lista Azione con Carlo Calenda (1346 preferenze) e che ci colloca al 9^ posto come partito più votato, superando liste con personaggi di spicco e presenti sul campo politico da diversi anni.
Il quadro che abbiamo di fronte ora al ballottaggio è molto offuscato ma la nostra posizione, così come già dichiarato, è netta ed inequivocabile: Azione Manfredonia, in accordo con il coordinatore provinciale On.le Nunzio Angiola e con l’ufficio Enti Locali presieduto da Michele Triventi, non si apparenta con nessun candidato.
Ora per Azione Manfredonia parte la fase 2: la riorganizzazione del nostro partito, con un allargamento della base – considerato le tante personalità che si sono avvicinate al nostro progetto in queste settimane – e la costruzione di un organo di vigilanza (governo ombra) che sarà da stimolo alla prossima amministrazione comunale non perdendo di vista, innanzitutto, il bene collettivo, la visione di una città che cambia, l’interesse collettivo rispetto a quello di parte.
L’iniziativa di Azione Manfredonia non si limiterà a seguire un’agenda dettata da una maggioranza o da un consiglio comunale ma proseguirà nella costruzione del progetto politico e la visione di città e territorio che abbiamo e che sono alla base del lavoro unitario avviato un anno fa.
Ma la campagna elettorale non è ancora finita.
Siamo tutti chiamati a prendere una decisione e i nostri elettori saranno liberi di fare la scelta giusta.
Il nostro auspicio, al servizio della nostra comunità, è che possa vincere chi potrà interpretare la voce migliore della nostra città.
Ad maiora!