Mi sono proposto ai cittadini, come candidato sindaco per il M5S e per la coalizione, ed è stata un’esperienza meravigliosa. Ho sentito l’affetto della gente, la fiducia, il sostegno, la richiesta di cambiamento per un futuro migliore. È stato un atto d’amore per la mia città, un mettermi a disposizione degli altri, insieme ai candidati del Movimento. Questo è stato il senso della mia campagna elettorale, il filo conduttore che ha fatto nascere la nostra proposta per affrontare la difficile sfida che attende Manfredonia.
Alle elezioni del 7 novembre, la coalizione Manfredonia 2050 è stata accolta come una proposta seria, concreta ed alternativa alle altre forze politiche, ottenendo un risultato storico che ha meravigliato non pochi.
Da questa tornata elettorale ne usciamo con la convinzione che il nostro impegno, nel percorso di rilancio della città, è appena iniziato.
In questi giorni ed alla luce della fiducia accordataci dagli elettori, gli attori politici ancora in “gioco”, ci hanno chiesto un appoggio per il ballottaggio. Candidati che, va ricordato, hanno conseguito un consenso di poco superiore al nostro.
La nostra campagna elettorale è stata impostata all’insegna della legalità, di una visione nuova della città, di proposte di buon governo della cosa pubblica ma, al contempo, non abbiamo sottaciuto critiche alle amministrazioni precedenti, senza trascendere oltre la linea di demarcazione del rispetto degli avversari e degli elettori.
Secondo quella stessa correttezza, ho ritenuto utile confrontarmi con elettori, attivisti e, non da ultimo, con i candidati, dopo il risultato del primo turno.
C’è voluto qualche giorno ma oggi posso affermare che tutti i soggetti coinvolti hanno contribuito ad una analisi ampia e utile.
Seppur brevemente, si è anche affrontato il discorso, con le due coalizioni al ballottaggio, sia per una cortesia istituzionale e sia perché molti ci chiedevano di trasformare quel 20% di voti ricevuti in un motore di cambiamento per Manfredonia, al fine di realizzare almeno una parte del nostro programma elettorale.
Ho infine valutato, insieme ai candidati del M5S, non opportuno e non produttivo per Manfredonia appoggiare o apparentarmi con nessuna delle due coalizioni.
Ora tocca ai manfredoniani decidere, secondo coscienza, quale scelta effettuare il 21 novembre.
Sono convinto che il voto non appartenga a nessuno, è dei cittadini, appartiene al nostro sistema democratico, non è vendibile o orientabile e deve rimanere libero e segreto.
Manfredonia, città in cui sono nato e dove ho deciso di vivere, è sulla soglia di un importante evento e io sono pronto per fare opposizione di proposta e per dare il mio contributo alla rinascita della città.