Manfredonia deve ricominciare dalla quotidianità e dalla qualità di vita. Per tutti. Qualche giorno fa il dott. Gaetano Granatiero, un cittadino diversamente abile vittima dell’inciviltà di sistema che caratterizza Manfredonia, e ahimè, molti dei suoi abitanti che ritengono normale parcheggiare davanti agli scivoli sui marciapiedi, negli stalli dedicati e sulle strisce esasperato dalla quotidianità fatta di indifferenza ha lanciato tramite a ManfredoniaNews.it un messaggio di civiltà. Non ha imprecato ma raccontato la sua vicenda di ordinaria tristezza quotidiana culminata anche nell’assenza di intervento da parte della polizia municipale. Delle due, l’una. O Gaetano è un marziano o Manfredonia è fuori dal mondo. La campagna elettorale che scandisce l’autunno 2021, solo qua e là, in maniera quasi inavvertibile, ha messo al centro i cittadini e l’importanza di rispettare le regole minime per superare le barriere che i manfredoniani sono abilissimi a costruirsi, a cominciare da quelle mentali. La città la fanno le persone. La scelta di essere rispettosi delle regole e solidali è personale. Non è colpa dell’amministrazione se scegliamo di parcheggiare sulle strisce pedonali, proprio a ridosso dei pochi pochissimi scivoli per carrozzine e carrozzelle, di ostruire i passaggi ed i marciapiedi con stendini e di trasformare interi marciapiedi in discariche e aree per cani. E’ una scelta di educazione civica, è una scelta d’amore verso se stessi e la propria città. Passeggiare senza limiti è un diritto di tutti, l’educazione un dovere. Qui solo per alcuni. Tra auto, scarsa accessibilità strutturale e stendini, Manfredonia non brilla come città no barrier, per Gaetano e per tutti. Il parcheggio selvaggio è uno sport molto praticato e diffuso e sono marziani fastidiosissimi per l’indolente manfredoniano quelli che pretendono l’accessibilità anche l’intervento dei vigili per ripristinare le regole! I vigili hanno emergenze enormi da gestire e non possono intervenire per Gaetano, non possono multare chi parcheggia negli stalli dedicati senza autorizzazione, sono talmente tante le infrazioni che non è possibile garantire interventi costanti per ripristinare legalità contro l’endemica inciviltà. Manfredonia potrebbe certamente contribuire ad indicare quali siano le necessità per rendere accessibile un’area, una strada, una scuola, un qualsiasi posto. E soprattutto le soluzioni possibili, una per tutte: la volontà delle persone, dei cittadini di rendere accessibile e vivibile un luogo. Grazie Gaetano!
di Michela Cariglia