Riorganizzare e completare le infrastrutture e i servizi delle aree produttive esistenti e parzialmente utilizzate dovrà essere una priorità della prossima Amministrazione comunale e, se toccasse a me fare il sindaco, come primo atto coinvolgerò anche le imprese artigiane e le associazioni di categoria per condividere con loro il percorso da intraprendere.
L’ho ribadito ieri al rappresentante dell’associazione artigiani “Maria Santissima di Siponto”, accompagnato da un gruppo di piccolo operatori economici di vari settori produttivi, ai quali ho riconosciuto il merito di aver affrontato con enormi sacrifici difficoltà derivanti dal particolare momento crisi economica e pandemica, accentuate dalla mancanza di un dialogo fruttuoso con la commissione straordinaria.
Questo non dovrà più accadere: anche per il settore produttivo il nostro metodo di governo sarà ispirato ai principi della condivisione e della coprogettazione di tutti gli interventi strategici.
E lo faremo a partire dalla revisione del regolamento per l’assegnazione dei lotti nel PIP, aggiornando le tipologie merceologiche e promuovendo innovazioni di prodotto e di processo, per poi procedere all’organizzazione della gestione dei servizi comuni, puntando sulla collaborazione tra pubblico e privato.
Hanno ragione gli artigiani, “liberi lavoratori”, a chiederci di poter contare su una burocrazia più rapida ed efficiente e di essere al loro fianco per un più efficace contrasto all’abusivismo e alla concorrenza sleale.
Insieme dovremo impegnarci a costruire e a sviluppare una vera e propria cultura del lavoro, attenta alle esigenze dell’impresa, che a Manfredonia stenta a radicarsi. E, se ce ne sarà data la possibilità, riusciremo sicuramente a raggiungere tali obiettivi.