Chi mi conosce sa che anche nelle scorse consiliature ho lavorato per la mia città. Sempre. Mi sono battuto per il bene dei cittadini, per affermare (con i fatti) l’amore per il bene comune, per quelle cose che riguardano tutti noi. Ho lottato spesso su tematiche delicate e complesse che, come saprete, hanno determinato anche l’abbandono dal partito in cui militavo.
La battaglia che più ho sentito a cuore, perché riguarda il denaro di tutti noi di Manfredonia, è stata la critica aspra della precedente gestione dei tributi. Sono ancora disponibili sulla pagina di Città Protagonista i miei interventi puntuali sul tema e tutti i comunicati stampa che denunciavano i malfunzionamenti di quella gestione e proponevano soluzioni concrete e fattibili, a tutela dei cittadini, ma mai attuate.
I fatti, con l’intervento dei Commissari, ci hanno dato ragione, ma era troppo tardi. La gestione dei tributi, infatti, è un punto fondamentale su cui verte l’intera vita delle casse comunali. I tributi si dividono in volontari (Imu, Tari), quelli a richiesta del cittadino (pubblicità, concessioni edilizie) e i tributi coercitivi (mancati pagamenti). Il vecchio gestore, che noi di Città Protagonista abbiamo sempre contestato, prendeva una percentuale sul tutto del circa 7%, avendo un netto utile fra i 2 e i 3 milioni di euro annui. Fatto improponibile considerando che l’85% delle entrate erano volontarie, ovvero pagate dai cittadini che avevano proprietà secondarie. Il gestore e chi rappresentava il Comune aveva l’obbligo di controllare e perseguire coloro che non pagavano i tributi; ma questo non è stato fatto in minima parte, anzi si mandavano a pioggia cartelle che venivano sistematicamente annullate perché, spesso, non dovute.
Città Protagonista, che da sempre segue questo tema, ha proposto alla coalizione #Manfredonia2050 e al candidato sindaco Raffaele Fatone una semplice soluzione: il nuovo concessionario deve avere dai tributi volontari la somma certificata per pagare i dipendenti e per il controllo dei tributi e dei mancati pagamenti. Per ogni mancato pagamento si può pensare ad una percentuale più alta, ma solamente una volta dopo essere stati riscossi.
Solamente così si potrà combattere l’evasione fiscale, tutelare i cittadini ed evitare sprechi che, negli anni, si sono susseguiti vergognosamente.
Libero Palumbo, coordinatore della lista “Città Protagonista”.