Fare sport, fare sport per tutti, dev’essere un diritto e non un privilegio. Per questo ci dev’essere una “Manfredonia Olimpica”, spazi attrezzati all’area aperta e strutture polifunzionali per stimolare la cultura dello sport (agonistico e non agonistico) e rendere vivibili e fruibili luoghi degradati della città.
Lo sport come strumento di coesione sociale e generazionale, incentivo ad un corretto stile di vita e prevenzione per la salute, formazione dei ragazzi tutelandoli da possibili rischi della criminalità e dipendenze, integrazione per i diversamente abili.
Pratico da sempre sport (anche a livello agonistico), ed appena mi è possibile mi concedo una rigenerante corsa sul Lungomare di Siponto o una partita a calcio con gli amici di una vita. Manfredonia ha bisogno di infrastrutture ed impianti per dare l’opportunità di praticare tutte le tipologie di sport, consentendo di coltivare il talento e le passioni dei più giovani, le cui famiglie, molto spesso, sostengono importanti sacrifici economici per spostarsi in strutture adeguate distanti da casa.
Lo sport come occasione di sviluppo ed occupazione. Nel nostro programma di governo della città abbiamo previsto, attraverso la formula del Partenariato Pubblico Privato, l’opportunità di concedere in gestione gli impianti sportivi ad associazioni e cooperative che, attraverso bandi e finanziamenti, potranno riqualificarli e rifunzionalizzarli.
In questi giorni ho visto la passione di tanti giovani sportivi ed appassionati pronti ad impegnarsi affinché lo sport diventi un fiore all’occhiello di una Manfredonia che vuol “tornare a correre”, con lo stesso spirito con il quale l’Italia ha orgogliosamente dominato nel mondo in questo 2021.