Con il termine ‘decorum’ i latini intendevano far riferimento a qualcosa di ‘conveniente e che ben si addice’. In un contesto urbano il decoro indica, in senso stretto, la pulizia e lo stato di conservazione di strade, piazze e spazi verdi.
Negli ultimi anni Manfredonia sembra essere diventata una città nella quale il decoro è del tutto assente. Quello che spesso si dimentica è che stiamo parlando di servizi primari che, quindi, anche in una città in grosse difficoltà economiche, non dovrebbero mancare!
Se nelle periferie della nostra città le strade sbriciolate e le erbacce che lambiscono i marciapiedi fotografano una Manfredonia trascurata, non va meglio nel centro cittadino, dove spesso il livello minimo di decoro e di presentabilità della città stessa è reso possibile soltanto grazie all’impegno civico del mondo dell’associazionismo e dei tanti cittadini di buona volontà.
È proprio da qui che ci piacerebbe partire per ripensare Manfredonia. Da ciò che pubblico e privato possono fare assieme per rendere la città più presentabile e, dunque, più attrattiva e vivibile.
Sul piano della percorribilità delle strade, un’amministrazione comunale attenta dovrebbe anzitutto riuscire ad intercettare i fondi utili alla bitumazione programmata di strade urbane (e non solo). Molte città pugliesi negli ultimi tempi hanno compiuto enormi passi in avanti e, da questo punto di vista, dovrebbero essere prese d’esempio.
I fondi in arrivo dalla Regione Puglia per la sistemazione di strade rurali ed urbane, dovrebbero essere ben veicolati. Occorrerebbe partire da una sorta di censimento che, nell’ottica di un programma di più ampio respiro, abbracci tutto il tessuto urbano sipontino, parta dando la priorità alle arterie della viabilità dove da anni il livello di pericolosità risulta essere altissimo.
I recenti lavori che hanno interessato la città per l’installazione della fibra ottica, inoltre, hanno evidenziato quanto sia importante che l’amministrazione comunale monitori sempre che le aziende, che nei vari tipi di interventi si ritrovano a scavare al di sotto del livello della strada, ripristinino il bitume il prima possibile.
Sul fronte del verde, cio che noi del movimento “E-885 – Manfredonia Ri-Nasce” proponiamo prevede da un lato l’incentivo per tutte quelle iniziative che coinvolgono il privato che, ironia della sorte, nella nostra città spesso si è trovato ad essere ostacolato pur intendendo agire per l’immagine della città e, dall’altro, la necessità, ancora una volta, di programmare interventi periodici e mirati in ogni angolo della città.
Manfredonia è circondata da uliveti e mandorleti, abbiamo la fortuna di poter raggiungere in pochi minuti oasi nelle quali vivere il contatto con la natura, tuttavia nel tessuto urbano le aree a verde non sono numerose.
Ci piace l’idea di pensare ad aree nelle quali realizzare nuovi parchi attrezzati per gli amanti dello sport (a Manfredonia gli spazi inutilizzati non mancherebbero ed i fondi europei su questo fronte potrebbero rappresentare una speranza più che concreta), tuttavia riteniamo che la cosa più importante da fare sia partire da un censimento aggiornato sulle aree verdi di Manfredonia e programmare una sistematica manutenzione delle stesse.
L’ideale ricorrente nel nostro programma è quello di “comunità”.
Manfredonia ha bisogno di ritrovarsi come comunità e le strade, le piazze, le aree verdi rappresentano i principali luoghi di socializzazione di una città; ed è proprio lì che nasce una comunità consapevole e compatta.
Le idee che il nostro movimento intende mettere in atto per il futuro di Manfredonia sono tante e numerose, ma anzitutto occorre ripartire dall’essenziale.
Perché Manfredonia possa ri-nascere occorre ritrovare in primis quel desiderio per il decoro e per la vivibilità quotidiani che questa città (con i suoi cittadini) da troppo tempo sembra aver perduto.