Gli avvenimenti di questi giorni di campagna elettorale quasi costringono ad intervenire anche chi, come me, non gradisce parlare molto, almeno sui media. Controllare le parole è sempre difficile perchè si prestano ad interpretazioni a volte molto distanti dal pensiero che si vuole esprimere.
Nonostante questo è necessario intervenire per denunciare un progressivo deterioramento della campagna elettorale e siamo ancora alle prime battute della campagna elettorale ufficiale.
La questione del bilancio consuntivo approvato dallo staff commissariale ed un post al vetriolo postato da Molo 21 contro il candidato sindaco Gianni Rotice di centrodestra, a cui va la mia personale vicinanza per un attacco squallido e vigliacco, impongono di intervenire per abbassare i toni ed evitare di evocare questioni che nulla hanno a che fare con la competizione locale, soprattutto da parte di chi nemmeno conosce la storia italiana ed i drammi vissuti tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Evocare accusando di fascismo un candidato sindaco mi pare una pazzia che dovrebbe essere immediatamente ritirata con pubbliche scuse. Sono certo che questa pazzia deriva dal distorto modo di pensare, per usare un eufemismo, di chi va affermando che vi sono candidati ,nelle liste avversarie, persone che per via di un dato anagrafico vanno considerate vecchie e rimbambite. Questa persona o queste persone, intanto non ha o non hanno letto i nomi della propria lista o delle proprie liste, poi non conosce o non conoscono il vero significato di rimbambire che deriva dal latino e
significa ridiventare bambino ed, infine, non riesce o non riescono a comprendere che se l’età pensionabile, in Italia, oggi è a 67 anni per la stragrande maggioranza della persone, a 70 anni per i medici e ad 80 anni per i magistrati e senza limiti per il capo dello Stato, per i parlamentari, per i ministri e per tutta una serie di persone che ricoprono incarichi di rappresentanza, allora vuol dire che questa o queste persone che si arrogano il diritto di offendere ed usare la lingua italiana come una clava, è o sono perfettamente ignorante o ignoranti oltre che in mala fede.
Queste cose non devono avere cittadinanza nemmeno nella peggiore campagna elettorale e noi tutti siamo impegnati una campagne elettorale mirata a ricostruire la citta’ moralmente e materialmente. Per venire alla questione del bilancio, per fare una affermazione di precisione e di verità, bisogna dire che il Consiglio Comunale di Manfredonia nel 1993, a seguito di una imposizione di legge, valida per tutti gli enti locali italiani, aveva fatto ricognizione dei debiti fuori bilancio, per intenderci aveva azzerato i debiti che
ammontavano a circa venti miliardi delle vecchie lire attraverso un piano di ricognizione e risanamento, riportando l’Ente Locale ad una condizione economica equilibrata e sostenibile.
Successivamente si sono avvicendati alla guida della città tre sindaci inquadrati nel centrosinistra, per usare una configurazione politica ben chiara a tutti, il primo in ordine di tempo ha svolto un mandato, gli altri due hanno svolto rispettivamente due mandati a testa. Il partito di riferimento maggioritario è comunque rimasto sempre lo stesso ed è noto a tutti. Ad oggi il debito della città di Manfredonia, come certificano nella loro delibera i commissari, ammontano ad oltre 78 milioni di euro, che per chi ragiona ancora in lire, fanno circa 160 miliardi, una cifra immensa.
Se a partire dal 1993 il Comune di Manfredonia era stato posto in perfetto equilibrio finanziario, come è possibile che in poco più di cinque mandati consiliari nessuno dei sindaci che si sono succeduti ha compreso quello che stava accadendo? Qui parliamo di quello che in fondo al post di Molo 21 si vuole sbandierare come la storia e la tradizione di questa Citta’, una storia ed una tradizione che va assolutamente fermata, visti i risultati economici ed il danno subito da Manfredonia e dai suoi cittadini. Nemmeno questa verità fa recedere quella mente o quelle menti perverse che pensano che le campagne elettorali sono fatte di bugie dette alla città ed agli elettori?
Questa è una gran iattura per Manfredonia. Difatti se spalmiamo il debito negli anni amministrati dal Centro Sinistra, anche a voler scorporare i debiti aggiuntivi in capo alla gestione commissariale, fanno un debito costante, per ogni anno trascorso, di circa tre milioni di euro per anno. Se questa è la base di partenza e lo è per certo, non capisco come la frenesia di asserire, in totale mala fede che la coalizione di Centro Sinistra che si presenta oggi alle elezioni di Manfredonia POST COMMISSARIAMENTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE, possa essere il viatico per giustificare una richiesta di voti alla città, magari o certamente usando facciate nuove sorrette da vecchie ed influenti presenze che ne guidano le azioni.
Abbassiamo i toni e lasciamo scegliere all’elettore se credere ad un candidato piuttosto che ad un altro e questo sulla scorta dei programmi e dell’immagine di se che saprà dare ogni candidato sindaco o consigliere. Ai lettori ed a coloro che vivono l’agone politico di questi giorni spetta accogliere questo invito oppure rilanciare le fandonie , le bugie e tutto l’armamentario di produzione di fango contro gli avversari politici.
Si può ben sperare?
Ciro Del Nobile SOCITA’ SVILUPPO, SOLIDARIETA’