“Ecco la musica è finita, gli amici se ne vanno…” inizia così una celebre canzone di Franco Califano, parole tristi e malinconiche che oggi facciamo nostre per rappresentare la situazione che, nostro
malgrado, stiamo vivendo. In una città che vive, forse, uno dei momenti più critici della sua storia, dove tutto si sta spegnendo poco a poco, se non fosse per quelle poche iniziative che alcuni “coraggiosi” privati portano avanti, ultima vittima sembra essere la nostra Associazione.
Nel periodo dell’anno per noi più importante in cui organizziamo le attività (programmate nei mesi precedenti) che ci portano al momento clou con la tradizionale “Mostra del Presepio”, il Comune di Manfredonia proprietario dell’immobile in cui era ubicata la nostra Sede/laboratorio ci revoca la concessione del locale lasciandoci “per strada”.
Ebbene, l’immobile ci venne assegnato (dopo anni di richieste) in concessione in comodato gratuito con Delibera della Giunta Comunale n.291 del 3 dicembre 2014 con la seguente motivazione: “…Tenuto presente che la Sezione di Manfredonia dell’Associazione Italiana Amici del Presepio opera nella nostra città dal 1996 organizzando mostre, corsi presepistici e attività culturali molto apprezzate e seguite con interesse dalla cittadinanza e da osservatori provenienti da altre parti d’Italia; Considerato che la succitata Associazione non ha scopi di lucro ma solo finalità artistico-culturali e di fede religiosa e che le attività svolte sono a carico dei soci che per passione si sottopongono a carichi economici per mantenere l’onerosa sede…”
Motivazioni che a distanza di quasi 7 anni sembrano non essere più valide. Nonostante la nostra richiesta di rinnovo del contratto il 7 dicembre 2020 (oltre tre mesi prima della naturale scadenza
prevista per il 17 marzo 2021, così come da art.2 del contratto di concessione) alla Commissione Straordinaria (protocollo 48886) nessuna risposta ci è stata fornita anche dopo la scadenza del
contratto. Silenzio che si è infranto il 15 settembre 2021 quando ci è stato notificato non solo il diniego di rinnovo ma anche l’invito a liberare con immediatezza il locale in oggetto. Immediatezza… termine che stride con la velocità di un Ente che risponde a distanza di 9 mesi, 6 dopo la scadenza della concessione. Con nota protocollata (nr.38112) il 20 settembre seppur non condividendo la scelta operata dalla Commissione Straordinaria che rinnega di fatto le motivazioni con cui fu concesso l’immobile, l’AIAP chiedeva di lasciare in un tempo congruo l’immobile quantificato in 4 mesi. Tempo utile a portare a compimento le attività programmate e la Mostra del Presepio che quest’anno celebra la sua XXV edizione, con la conseguente disponibilità anche a versare all’Ente un canone d’affitto da loro stabilito.
Seppur riconoscendo il legittimo provvedimento (tardivo nei modi e nei tempi) si rappresentava all’Ente che il provvedimento minava il lavoro organizzativo di mesi e l’esistenza stessa
dell’Associazione impreparata all’ipotesi di lasciare l’immobile con immediatezza. Sede che custodiva materiale, lavori, opere ed archivio accumulati in 25 anni. Il riscontro avuto il 5 ottobre con nota ufficiale è stato quello di sgombro immediato entro l’11 ottobre in quanto l’Ente aveva la necessita di rientrare in possesso dell’immobile. Immobile umido (nonostante la costante manutenzione) di 45 mq.
Detto, fatto! Nel week-end del 9-10 ottobre è stato effettuato il trasloco in uno scantinato/deposito provvisorio messo a disposizione da un benefattore. Il ricordo che la Commissione Straordinaria lascerà in questa città non sarà dei più belli. Una pagina da archiviare senza ombra di dubbio. Semplicemente burocrati distanti dalla vita della città, dalle sue tradizioni e della sua laboriosità. Il trattamento ad un’associazione culturale, senza scopo di lucro, che porta avanti da un quarto di secolo in questa città la tradizione presepiale, mostre, corsi innovativi e corsi e concorsi nelle scuole ne è l’esempio. Eravamo una semplice pratica da sbrigare… come tante altre situazioni risolte in questi anni in questa città.
Sia chiaro, non contestiamo la loro scelta (che non condividiamo) ma i tempi ed i modi totalmente sbagliati che creano nel nostro caso un danno economico ed organizzativo che mina, forse in
modo irrimediabile, lo svolgimento delle prossime iniziative natalizie alle porte e forse l’esistenza stessa dell’Associazione che in meno di 1 mese si è trovata per strada.
Cari amici, cari concittadini che da 25 anni ci onorate del vostro sostegno perdonateci questo lungo “sfogo” ma ora che tutto si è concluso con la consegna dell’immobile abbiamo ritenuto di rendere pubblica questa situazione che riteniamo paradossale. In piena campagna elettorale chiediamo ai Candidati Sindaci come e se intendono sostenere le associazioni culturali di questa città sempre più bistrattate e marginalizzate. Se ritengono le associazioni come la nostra una risorsa, un baluardo di conoscenze da promuovere, preservare e sostenere o un semplice peso di cui liberarsi. Pronti anche a trasferire la nostra Sede e le nostre attività (Mostre, corsi e convegni) nei comuni limitrofi che ci vorranno sostenere.
Intanto cercheremo di andare avanti per quello che riusciremo a fare in queste condizioni.