Cos’hanno in comune Savona e Manfredonia? Il mare, ma da oggi anche il programma elettorale dei rispettivi candidati sindaci. Se non fosse grave, ci sarebbe da ridere, ma il problema è che di mezzo potrebbe andarci il futuro di Manfredonia e soprattutto dei manfredoniani.
Imbarazzante e paradossale l’incredibile scopiazzatura che la candidata sindaco Giulia Fresca ha fatto del programma elettorale del candidato sindaco di Savona (espressione di una coalizione del centrosinistra col PD), Marco Russo. Il fatto è che la Fresca non si è limitata a copiarne l’aspetto grafico, ma anche i contenuti, come se un programma politico possa essere uguale e performante per tutte le città.
Tra l’altro, negli ultimi mesi il mantra della coalizione AgiAMO e Manfredonia Nuova, a cui si è aggiunta da poco anche la lista Sipontum, è stato il sottolineare la visione chiara della Manfredonia di domani con un programma innovativo a cui avrebbero lavorato alacremente per mesi. Peccato, però, che la visione chiara era in realtà abbastanza appannata, perché non riguardava la Savona di domani e tutto il resto è stato un banale copia e incolla.
Ecco dunque che fanno letteralmente sorridere le 95 pagine del programma elettorale, con le stesse identiche parole chiave usate dal candidato di Savona: giusta, dinamica e attrattiva. Persino l’idea simbolo di presentare la candidatura di Manfredonia a capitale italiana della cultura è copiata pari pari al programma del centrosinistra della città ligure.
Certo, non avendo la Fresca vissuto da cittadina e con partecipazione quotidiana e politica alla vita vera di Manfredonia, era sicuramente difficile pretendere che potesse davvero conoscerne pregi e difetti, ma addirittura appiccicare addosso alla nostra città un programma proveniente da realtà sconosciute che non sono assolutamente paragonabili alla nostra significa millantare credito nei confronti dei cittadini.
A questo punto non resta che constatare come il progetto Fresca sia stato semplicemente calato dall’alto, senza un vero progetto politico e soprattutto senza idee e contenuti, con un indecente maquillage degno della peggiore politica. E, tra l’altro, è addirittura sconcertante che la coalizione AgiAMO e Manfredonia Nuova abusi fino alla nausea della parola legalità e poi presentino un copia e incolla dei programmi elettorali, una delle prime pratiche scorrette che s’insegna ad evitare sin dalle elementari.
Il programma elettorale è una cosa seria, perché è il contratto che si deposita al Comune per siglare un patto con la città. Un programma copiato si mostra, invece, essere mortificante per i cittadini a cui viene proposto e per gli stessi candidati a cui evidentemente in questi mesi è stato raccontato altro.
Allegando entrambi i programmi, per fugare ogni dubbio su queste dichiarazioni, una domanda sorge spontanea: ma la Fresca si è accorta che il programma del candidato sindaco di Savona è all’opposto della sua ideologia?! Ma questo non parrebbe essere per lei una novità, dato un cambio di casacca avvenuto durante le elezioni nella sua città, Cosenza. E se qui ha preso solo 5 voti dopo un’esperienza da assessore, a Manfredonia rischia di prenderne anche meno.
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Ufficio Stampa
Candidato Sindaco CON MANFREDONIA e MD