È annoverato tra i maggiori e più espressivi poeti del ‘900 tanto che il mondo academico lo propose alla candidatura del Premio Nobel. Il suo mondo poetico si è dipanato tra Monte Sant’Angelo sua città natale, San Marco in Lamis dove soggiornò a lungo e Manfredonia dallo stesso Serricchio definita “terza città d’elezione” che ha lasciato nel 2012 alla veneranda età di 90 anni. Una intensa attività non solo di poeta ma anche di scrittore, saggista, drammaturgo, storico e archeologo, che il Centro studi costituito a sua memoria, per valorizzare figura e opera di una personalità tra le più autentiche ed espressive del Gargano. Numerose le iniziative realizzate tra cui la pubblicazione in due volumi della sua produzione poetica, e convegni con la partecipazione di illustri studiosi.
In questa prospettiva si pone un’altra interessante iniziativa: la realizzazione di un Parco letterario «con l’intento di legare – spiega la presidente del sodalizio Nunzia Quitadamo – la vita e l’opera di Serricchio a Monte Sant’Angelo, sua città natale, dove veglia “l’Angelo degli avi” che è “Angelo di verità e di parola”; a San Marco in Lamis, sua seconda città, ove compì i primi studi tra le “selvatiche appassionate pietre di San Matteo, purificate alla pioggia e accese al sole perenne d’estate”; e a Manfredonia, così da lui descritta “Questa è la mia terza città d’elezione: qui sulla riva tra i pescatori curvi sotto l’ultima sciabica i miei figli corsero incontro al mare, alunni del sole”. Da queste città ha tratto stimoli e sollecitazioni – annota Quitadamo – per la sua opera espressa in versi e in prosa che ti fanno quasi toccare con mano momenti indimenticabili della quotidianità. E allora l’importanza del Creato, le bellezze naturali e l’operosità dall’uomo diventano poesia e la poesia diventa vita. Un esempio che va ricordato specialmente alle giovani generazioni spesso distratte da futili interessi».
Di qui l’idea del Parco letterario, ovvero un percorso letterario-turistico-ambientale progettato dall’architetto Antonello D’Ardes, attraverso i luoghi esclusivi nelle tre città (la casa natia o di famiglia, piazze o vicoli tipici, eccetera) da Serricchio frequentati e cantati nelle sue poesie. In ognuno di quei riferimenti saranno apposti dei totem con su incisi i versi della poesia ispirata da quel particolare luogo.
Un itinerario di grande suggestione dallo spiccato profilo istruttivo unito ad una amabile sollecitazione turistica, finalizzata alla valorizzazione di un patrimonio culturale facilmente fruibile dai visitatori che potranno stimare le bellezze paesaggistiche delle località toccate e apprezzare un personaggio illustre.
Michele Apollonio
Sono d’accordo Michele, anche se in un incontro (alcuni anni fa) suggerii di inserire/collegare anche i luoghi citati di Monte s. Angelo e San Marco in Lamis, cari a Cristanziano, come suggeriti dalla Presidente, una sorta di Parco Letterario Intercomunale. Un unicum che certamente riscuoterà successo, grazie anche alle qualità del collega Arch. A. D’Ardes.