Martedì 5 Novembre 2024

In special edition arriva a Manfredonia il corso abilitante di progettista di quartiere: III^ edizione 19 ottobre 2021

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Progettista di quartiere è una intuizione innovativa e contemporanea relativa ad una nuova figura professionale formata per individuare e attivare soluzioni concrete a micro esigenze economiche e di relazione sociale.

La nuova figura di Progettista di Quartiere nasce dall’incrocio comparativo di quattro figure professionali: progettista sociale, progettista europeo, project manager e designer con un focus su progetti sociali di rigenerazione e riqualificazione socio-economica, ambientale e urbana.

Una figura che si muove ed opera in micro-contesti, quartieri, piccole zone urbane o piccoli comuni, che necessitano di interventi semplici e veloci per ripristinare tessuto sociale, apportare innovazione, benessere collettivo e microeconomia su scala locale.

L’esigenza di questa nuova figura professionale è scaturita dalla constatazione che troppo spesso gli attori locali, siano essi Istituzioni pubbliche o associazioni no-profit, si cimentano in attività per la risoluzione di problematiche diverse, ma la lentezza burocratica spesso si tramuta in dispendio di risorse economiche e in una dilatazione dei tempi che rischiano di non risolvere la problematica.

Il Progettista di Quartiere sarà in grado di agire in modo più snello attivando processi e soluzioni concrete più veloci.

Il PQ si specializza nell’analisi delle esigenze delle micro comunità e in base a quelle definisce le iniziative più congrue al re-design socio-economico, ambientale ed urbano, allineandosi con le macro strategie eventualmente già in essere. Ricreare volontà di costruttivismo e idee, ma nella logica del rispetto del gruppo, prima che della gratificazione del singolo.

 

L’obiettivo del progettista di quartiere è duplice: recuperare esigenze e individuare soluzioni originali ed innovative, e contestualmente arrivare ad una remunerazione sostenibile.

La situazione lavorativa, occupazionale e socio-economica profondamente attraversata dalle conseguenze della situazione sanitaria mondiale, ha reso più evidenti ed urgenti, interventi e ripensamenti per quanto riguarda l’organizzazione e la tenuta delle reti sociali, dei quartiere, delle reti cittadine e degli spazi comuni. Sono emerse in modo chiaro esigenze legate al mondo della cura, purtroppo ancora demandato alla responsabilità della sola donna, ed esigenze legate ad una migliore qualità della vita, in termini di spazi pubblici, aree verdi, equilibrio tra vita e lavoro.

La nuova figura del Progettista di Quartiere può diventare un’opportunità occupazionale, di progettazione e di innovazione che offre spazio a progettiste, progettisti che sviluppino progetti in chiave smartness ripensando i quartieri non solo come agglomerati consumistici, ma anche come contesti innovativi di co-gestione delle problematiche legate al ciclo di vita delle persone.

 

Dal ripristino del concetto di fiducia sociale al ritorno, ad esempio, della necessità della figura del “portierato” condominiale (nella logica del servizio garantito a chi lavora) oppure al ripensamento del concetto di cura in chiave condivisa, ipotizzando un persona che svolga attività di “badante condivisa” (l’invecchiamento della popolazione è un dato ormai evidente e che richiede nuovi soluzioni).

Ripristinare una comunità non è cosa facile sul piano della fiducia e della regola sociale condivisa, soprattutto se si è persa l’abitudine di chiedere in caso di bisogno, se non si sa più a chi chiedere o se non si considerano prioritarie le necessità di base condivise dalle persone. L’obiettivo, quindi sarà duplice: recuperare esigenze e individuare soluzioni originali ed innovative, e contestualmente crearsi una remunerazione sostenibile.

 

Tre le capacità principali da dover acquisire per arrivare a migliorare il nostro intorno di vita: il quartiere.

  1. Osservazione;
  2. Ascolto;
  3. Comunicazione.

La prima capacità fondamentale è saper osservare: un territorio è un contesto complesso, che spesso omogeneizza e banalizza le punte di originalità e bellezza del quotidiano. Bisogna imparare a cambiare la prospettiva, a mettere sotto la lente d’ingrandimento diversi aspetti di ciò che si sta osservando, partendo dal presupposto che il nostro punto di vista potrebbe non essere l’unico punto di vista possibile, ma uno dei tanti. La raccolta, l’ascolto dei diversi punti di vista trova nel Progettista di quartiere un primo referente sociale a cui si può “parlare”, perché non giudica né la persona né il punto di vista, ma trasforma ciò che sente in tassello di un puzzle molto più ampio da comporre.

Se ci si attiva per ascoltare il pensiero degli altri e si arriva alla seconda regola fondamentale: l’ascolto, appunto.

Saper “ascoltare” significa esercitare una capacità obiettiva non pregiudicante per raccogliere informazioni e dati, che verranno poi analizzati, risistemati, clusterizzati o semplicemente riportati, in vista di una riflessione più attenta sui focus effettivi di ciò che viene prodotto. Un ascolto attento attua sistemi di comparazione non interpretativi per aiutare le persone a focalizzare il loro messaggio su quello che serve loro avvero: qual è la vera natura del problema? perché rappresenta un problema? cosa esiste già sul territorio? Non ascolto solo le persone ma sollecito anche il territorio e il contesto di riferimento ad identificarsi come attore del problema/soluzione, ricercando in modo attivo tutto ciò che può essere accolto, affinché l’ascolto diventi momento di confronto tra l’aspettativa e la necessità.

Il progettista di quartiere non risponde di aspettative, ma fornisce soluzioni, a patto che i problemi siano effettivamente tali e non semplici migliorie di ciò che c’è già. Comunicare nel modo corretto è la terza regola.

Lo scopo è individuare e capire quali sono i canali e i registri più adatti al raggiungimento del progetto individuato e degli scopi da raggiungere.

 

 

PROGRAMMA:

 

Le lezioni saranno erogate online

12 lezioni di 2 ore per un totale di 24 ore + Project Work di 36 ore

 

COSTO ISCRIZIONE NON SOCI DEL ASSOCIAZIONE LA TRACCIA NASCOSTA  305 €

COSTO ISCRIZIONE PER SOCI DEL ASSOCIAZIONE LA TRACCIA NASCOSTA  295€

Prima lezione 19 ottobre 2021 (gratuita per i Soci dell’Associazione)

 

 

Per info e iscrizioni:

progettistaquartiere@progettistadiquartiere.it

segreteria@progettistadiquartiere.it

https://progettistadiquartiere.it/

 

 

 

 

 

 

Articolo presente in:
Comunicati · News

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