Venerdì 27 Dicembre 2024

Balletto zigano, L’avanti e ‘ndre di Fratelli d’Italia

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È L’ULTIMO aggiornamento, in ordine di tempo della “Fratelli d’Italia story”, di quella locale sipontina, ben si intende, ché quella nazionale è ben salda nella coerenza della leader indiscussa Giorgia Meloni.

CI AVEVANO dunque lasciati, gli esponenti locali di quel partito, con un improvviso ritorno a Canossa, ovvero frettoloso rientro in Fi, dopo aver bussato infruttuosamente qua e là, dal quale si era allontanato sdegnosamente allorquando alla corte di Giandiego Gatta si era presentato Gianni Rotice, pretendente al maggior scranno di Palazzo San Domenico. La stessa ripulsa aveva fatto la Lega affidata poi alle cure dei dirigenti provinciali.

NEL FRATTEMPO l’Udc, alla disperata ricerca di un candidato sindaco, era appena approdato alla corte “azzurra” per una simulazione di ricostituzione di un “centrodestra” piuttosto elasticizzato che ora, col rientro di FdI, cerca una parvenza di coalizione tutta da verificare.

UN RICONGIUNGIMENTO di FdI a Fi del tutto “verticistico” su quali basi non è detto, come attesta lo scambio di missive tra Adriano Carbone, che ha condotto la rentrée azzurra, e il resto di quel partito. Carbone ha dunque chiesto «la disponibilità sua (Vincenzo Lo Riso, ndr) o di amici aderenti al suo gruppo, alla candidatura a consigliere comunale nella lista di FdI per la tornata elettorale del prossimo 7 novembre. È bene chiarire – evidenzia – che non vi è nessuna limitazione nel numero di posti in lista disponibili». Totò avrebbe semplificato «Avanti c’è posto!».

UNA PROPOSTA ritenuta oscena dai militanti FdI: «Dopo che hanno fatto i fatti loro ci mandano questo messaggio. Ma come non hanno i loro candidati?» è stata la reazione dei soci della sezione di Via Tribuna. Una presa di posizione confermata in una nota emessa dopo una riunione «di tutti i componenti l’organigramma nonché di tutta la numerosa base della sezione storica di Via Tribuna, composta da 150 iscritti. Alla unanimità – è detto nella nota a firma “Il gruppo storico della sezione di Via Tribuna” – hanno declinato sulla eventuale candidatura nella lista di FDI tanto per la poca chiarezza della linea politica da Lei più volte adottata in uno ai Suoi collaboratori, per il mancato coinvolgimento del nostro gruppo alle decisioni nonché per il fatto che la tempistica non ci è più favorevole. Alla luce di quanto sopra evidenziato, nostro malgrado, non possiamo ottemperare alla Sua richiesta. Restiamo a disposizione del partito FDI per ogni e qualsiasi esigenza futura». Un balletto zigano, insomma, danzato a suon di musica elettorale, spettatori ignari i cittadini che commentano: «Non sono in grado di autogestirsi, figuriamoci a governare la città…».

UNA VICENDA niente affatto esaltante, ma emblematica di come vanno le cose in questa campagna elettorale agitata da tali sconcertanti situazioni che fanno presagire non certo edificanti prospettive per il prossimo governo della città che, al contrario, dovrà avere con le idee ben chiare, una forte e inattaccabile capacità di coesione e dunque decisionale. Fortunatamente il panorama che si offre per il fatidico 7 novembre prossimo, non è tutto qui. Ci sono serie e ponderate opzioni ancorché improntate a quella «discontinuità» con un passato che va ben oltre quello recente e che imperterrito ritorna disinvoltamente alla carica; a quel «nuovo» che si impone come esigenza vincolante in tutti i sensi. È questo nuovo che i cittadini elettori dovranno convalidare, spingere verso quegli obiettivi non più eludibili.

Michele Apollonio

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