Domenica il suo Novara ha esordito in casa difronte ad un pubblico numeroso, ben lieto di rivedere la squadra azzurra dopo la deludente stagione dello scorso anno.
Giuseppe Di Bari, è ripartito dal Piemonte, ed una piemontese domenica gli ha impedito al 90° di festeggiare l’esordio in campionato con una vittoria.
I derby si sa, sono incerti fino alla fine, ma il Novara quest’anno vuole dimostrare che i sacrifici che la dirigenza ha effettuato durante l’estate non sono vani.
Giuseppe Di Bari ha accettato la scommessa, e con l’umiltà e la professionalità che lo contraddistingue è ripartito per una nuova avventura, nel celeberrimo quadrilatero del nord, dove la “pedata” nazionale vide gli albori ed i primi campioni come Silvio Piola.
A seguire Di Bari in panchina, ovvero il “quasi” Campione del Mondo del 2006 (fu tra gli ultimi “tagliati” dalla nazionale di Lippi prima del Mondiale) Marco Marchionni. Tecnico giovane ma stimato nell’ambiente, reduce da un biennio quale vice allenatore della Carrarese prima dell’ultima stagione vissuta alla guida del Foggia. Ad affiancarlo, con il ruolo di bandiera, capitano e “allenatore in campo” ci sarà Pablo Gonzalez, pronto a legarsi a vita a Novara, e Dario Bergamelli, vecchia conoscenza dei sipontini, per essere stato il difensore centrale dell’ultima stagione in serie C1 del Manfredonia.
Di Bari ha entusiasmo e voglia di vincere, d’altronde sono anche questi i sogni di una piazza che solo qualche anno fa militava in serie A, e che ora sta gettando per recuperare il terreno perduto grazie all’apporto del nostro “Beppe”.
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