INTITOLATI a due grandi navigatori, il fiorentino Amerigo Vespucci (1454-1512) e il genovese Cristoforo Colombo (1451-1506), i moli del porto turistico “Marina del Gargano”. La cerimonia è per mercoledì 15 settembre ad iniziare dalle 8 con l’alza bandiera al Monumento dei Caduti del mare sul viale sole, e proseguire (ore 11) nel mare del golfo con la deposizione di una corona d’alloro in memoria dei Caduti del mare, e quindi alle 16,30 la cerimonia dello scoprimento delle targhe dedicate ai due navigatori e conclusione con un omaggio musicale (ore 19) a Ennio Morricone a cura dell’orchestra Suoni del Sud con la partecipazione del soprano Monica Paciolla.
ALLA CERIMONIA parteciperanno tra gli altri con l’amministratore di Marina del Gargano, Ciro Gelsomino, il commissario straordinario al Comune prefetto Vittorio Piscitelli, l’Autorità del sistema portuale Ugo Patroni Griffi, l’arcivescovo padre Franco Moscone, il comandante di Marinasud Taranto ammiraglio di divisione Pasquale Vitiello, il presidente ANMI Leonardo Salice.
UNA DEDICA a due uomini del mare che hanno fatto la storia della navigazione, che impreziosisce ulteriormente una struttura che assomma in sé le prerogative di una portualità di grande pregio tecnico (750 posti barca da 8 a 60 metri con pontili attrezzati, fondali fino a sei metri, cantiere navale, bunkeraggio e stazione carburanti), e specificità turistiche marittime ma anche sociali con le gallerie commerciali e di ristorazione sviluppate lungo il circa chilometro e mezzo di passeggiata. In posizione strategica nel cuore dell’abitato è entrata a far parte della dotazione attrattiva della città. Un ritrovo ammiccante frequentatissimo per una sosta rilassante o una passeggiata ritemprante in mezzo al mare.
«UNA STRUTTURA multifunzionale integrata con la città e a servizio di un largo hinterland che sempre più convintamente frequenta questo porto» rileva Michele De Meo, console del Touring club di Manfredonia. «Da luglio – annota – sono ripresi gli arrivi di turisti a Manfredonia. Sono per lo più nostrani ma non mancano gli stranieri. I pur pochi alberghi esistenti, stanno lavorando bene e arrivano prenotazioni anche per la stagione ventura. Alla carenza di alberghi – osserva – sopperiscono i B&B: ce ne sono un centinaio non tutti tuttavia in regola con la normativa vigente».
L’INTERO SISTEMA turistico si è rimesso in movimento sia pure con tanta circospezione. «Dopo la grande paura della pandemia, abbiamo ripreso i ritmi migliori che ci fanno ben guardare all’avvenire» osserva Andrea Zullo, direttore del “Marina del Gargano”. «Il Marina del Gargano si va qualificando – evidenzia – come approdo di transito ma anche acquistando un ruolo di rilievo strategico nel Mediterraneo. Questa estate sono approdati qui anche yacht di sceicchi arabi. È uno scalo in crescita. La presenza di barche stabili ha raggiunto circa l’80 per cento della sua capacità. Inoltre sono attive agenzie per il noleggio di barche e gommoni; si svolgono corsi di vela».
UN FIORE ALL’OCCHIELLO della speranza per una più larga e consistente ripresa complessiva del territorio.
Michele Apollonio